Riforma Pensioni Governo Letta e Legge di Stabilità: l'ultima bozza della fondamentale legge in procinto di essere presentata al consiglio dei ministri contiene tre indicazioni molto chiare sugli interventi in materia di pensioni che il Governo Letta dovrebbe mettere in atto con il provvedimento. Ma come già anticipato in maniera cristallina da Giovannini, nessuna controriforma Fornero: si tratta di interventi limitati.

Momento della verità per la riforma pensioni del Governo Letta e la Legge di stabilità. Dall'ultima bozza vediamo confermato, anzitutto, quanto anticipato da Giovannini sulla rivalutazione degli assegni previdenziali per il 2014, che arriverà ma non per chi riceve assegni superiori di sei volte il minimo, ovvero per coloro che percepiscono più di 3 mila euro.

Arriva poi un'altra conferma: verranno toccate le pensioni d'oro. Si parla di un contributo di solidarietà per le pensioni oltre i 100 mila euro, pari al 5% per la somma oltre i 100 mila euro, del 10% per la porzione eccedente i 150 mila euro e del 15% per la somma che eccede i 200 mila euro.

Inoltre, nella bozza della Legge di stabilità sulle pensioni il Governo Letta sembra intenzionato a non assegnare la pensione di accompagnamento per chi, sopra i 65 anni, gode di redditi per oltre 40 mila euro l'anno. Per chi segue il dibattito sulla riforma pensioni (o meglio, sugli interventi previdenziali) si chiederà dove sono le misure per gli esodati di cui si è tanto parlato. In realtà c'è ancora chi vocifera dell'inserimento della possibilità di prepensionamento per un piccola platea di soggetti, ma al momento si tratta solo di voci. Dato che la legge sarà presentata a breve ci sembra superfluo lanciarsi in nuove congetture: il quadro sarà presto più chiaro.