Dopo la delusione suscitata dalla legge di stabilità, per i Quota 96 della Scuola quella di oggi è una data cruciale: in giornata, infatti, il ministero dell'Istruzione dovrebbe rendere noti gli esiti della rilevazione condotta nelle scorse settimane.

Stiamo parlando del tanto discusso questionario che il Miur ha approntato e inviato (in due versioni successive) creando non poca confusione all'interno degli istituti scolastici. Un modello semplice, in cui gli interessati dovevano inserire le proprie generalità e gli anni di anzianità contributiva, predisposto allo scopo di avere il numero esatto di lavoratori aventi diritto alla cessazione dell'attività lavorativa.

Il conteggio esatto permetterà di avere una stima precisa delle risorse necessarie per il pensionamento dei Quota 96: proprio l'aspetto economico è stato, negli scorsi mesi, lo scoglio che ha bloccato l'iter parlamentare della legge che prevede di fissare, per il personale della scuola, la data del 31 agosto 2012 (invece del 31 dicembre 2011) come termine entro il quale calcolare il possesso dei requisiti per il pensionamento. 

Ricordiamo che nel mese di settembre, il comitato Q96 aveva elaborato un conteggio che indicava in 362 milioni di euro le risorse necessarie, una cifra ben minore dei 1420 milioni ipotizzati dalla Ragioneria dello Stato (sulla base di una platea di 9 mila potenziali beneficiari).

Ora, il conteggio del Miur potrà forse porre fine al balletto dei numeri. 

Intanto, gli interessati attendono speranzosi il 19 novembre, giorno in cui a Corte Costituzionale emetterà la sentenza su un singolo caso che potrebbe diventare esemplare per tutta la categoria.