Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti: facciamo il punto della situazione dopo la Legge di Stabilità 2013-2014 del Governo Letta. Come è noto e come era peraltro stato previsto, la legge in questione ha lasciato da parte il tema del riconoscimento, per le pensioni dei lavoratori precoci e le pensioni di chi svolge lavori usuranti, dello status particolare di queste categorie.

Tempo fa, prima che trapelassero i primi dettagli della bozza, che la Legge di Stabilità fosse ufficialmente presentata e quindi passasse all'esame del Parlamento, non mancavano le dichiarazioni di esponenti politici come Damiano, che esprimevano la volontà sul fronte della riforma pensioni, di riconoscere per precoci e usuranti condizioni adeguate alle loro peculiarità.

Ma il ministro del lavoro Giovannini e il ministro Saccomanni, hanno sempre indicato chiaramente le problematiche per queste e altre questioni previdenziali: la mancanza di fondi da parte del Governo.

Così per le pensioni dei lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti, pian piano pare essersi spento l'interesse degli esponenti politici, e chi ha sperato in un intervento in favore di queste categorie di lavoratori ha visto pian piano svanire le possibilità di cambiamento. Nulla nella Legge di stabilità e per i mesi che verranno non sembra che il tema possa verosimilmente tornare a essere considerato da parte del Governo.

Ci si può tuttavia augurare, per le pensioni di lavoratori precoci e usuranti, che qualcuno in Parlamento si ricordi di loro e tiri di nuovo in ballo il problema, con la speranza che a inizio 2014 si possa, se non assistere a delle misure in loro favore (anche piccole), almeno registrare un nuovo interesse al riguardo da parte della classe politica italiana.