Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti: tra un mese avremo la verità sulle possibili misure adottate dal Governo. Di giorno in giorno, tuttavia, si rincorrono dichiarazioni e notizie sulla riforma pensioni, o meglio sulle svariate misure specifiche nel settore pensioni, che il governo potrebbe adottare. Purtroppo, per quanto riguarda lavoratori precoci e chi ha svolto lavori usuranti, non si può dire che la questione sia in primissimo piano, al momento.

Per quanto riguarda le pensioni per lavoratori precoci e lavori usuranti, la prossima legge di stabilità è attesa intorno alla metà di ottobre, o qualche giorno più in là: un mese o poco meno.

Tuttavia stando alle più recenti dichiarazioni appare più probabile che, se ci saranno interventi nel settore previdenziale, questi riguarderanno gli esodati e forse i Quota 96 (se verrà confermato il clamoroso errore di calcolo della ragioneria e gli interventi per questi ultimi venissero a costare un quarto di quanto preventivato). Ciò ovviamente non esclude che possano essere adottati interventi anche per le pensioni di lavoratori precoci e usuranti, ma questo Governo per il momento non si è certo distinto per intraprendenza, né per l'aver tenuto fede alle tante promesse.

Cesare Damiano e i sindacati hanno ricordato l'importanza di riconoscere lo status peculiare di lavoratori precoci e usuranti sul fronte pensioni, ma la sensazione è che vedere d'un tratto misure per questa categoria, gli esodati, i Quota 96 e altri appare piuttosto improbabile, sebbene esista sempre la speranza.

Al momento appaiono "relativamente probabili" misure solo per gli esodati. E bisogna inoltre ricordare che su tutto ciò pende l'incognita della stabilità di Governo.

Concludendo, per tutti coloro che aspettano novità sulle pensioni per lavoratori precoci e usuranti le prossime quattro settimane saranno decisive; nuove dichiarazioni da parte del governo per tali specifiche categorie potrebbero aumentare le speranze di cambiamento, non resta quindi che attendere, ancora una volta.