Pensioni lavoratori precoci e lavori usuranti, le novità arriveranno con la prossima legge di stabilità? Domanda cui non è facile rispondere. Secondo molti la legge di stabilità rappresenta la prossima "occasione d'oro" per inserire quegli interventi su pensioni di lavoratori precoci e per lavori usuranti, sui Quota 96 della scuola, sugli esodati, che il paese chiede a gran voce e che, curiosamente, vengono condivisi da esponenti politici di svariati partiti.

Nonostante i rappresentanti istituzionali si dicano convinti della necessità di cambiare la riforma pensioni Fornero e di introdurre interventi specifici per varie categorie, tuttavia, nulla di concreto è stato fatto finora, e lo spettro di un ulteriore rinvio delle questioni aleggia anche in merito alla legge di stabilità.

Per quanto riguarda le pensioni per lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti, il quadro è in linea con quanto avviene per altre categorie che chiedono, anche disperatamente, dei cambiamenti nell'attuale assetto previdenziale italiano. Le richieste della popolazione sono accolte da svariati esponenti politici e sindacalisti (come confermano le recenti prese di posizione di Damiano, Renzi e Camusso), ma le reali prospettive di cambiamento quali sono?

La possibilità che vengano introdotte modifiche che riconoscano lo status particolare di lavoratori precoci e di chi ha svolto lavori usuranti, sul fronte pensioni, in realtà non sembrano essere grandi. Le dichiarazioni perlopiù non escono dal campo della retorica, e se dovessimo basarci su quanto fatto dal Governo finora (tante promesse e pochi fatti) potremmo realisticamente, e tristemente, immaginare che con la prossima legge di stabilità tali agognate misure non arrivino.

Sostanzialmente permane la speranza di misure che riconoscano per le pensioni di lavoratori precoci e usuranti lo status peculiare di quest'ultimi, tuttavia è bene tenere a freno le illusioni e attendere, se non la legge stessa, qualche proposta concreta volta a riconoscere un più giusto trattamento previdenziale per questa categoria di lavoratori.