Archiviata la parentesi estiva, siinizia a parlare nuovamente di lavoro e tasse, edimmancabilmente compaiono le prime avvisaglie inerenti nuovi aumenti.Scongiurato l'aumento dell'iva, almeno a sentire le dichiarazioni dinumerosi esponenti politici, tra cui anche il capo gruppo Pdl RenatoBrunetta. In particolare, a breve dovrebbe essere varato un nuovoprovvedimento legislativo contenente tutte le novità in materia direperimento di nuove risorse finanziarie, risorse che dovrebberocoprire il mancato incremento iva di un punto percentuale.

In materia di incremento di impostegià esistenti, la Cgia di Mestre invece stila un nuovo rapportoin cui gli aumenti dei tributi comunali avrebbe prodotto, dal 2010 al2013, un salasso che arriverebbe sino a 284 euro.

Inparticolare la Cgia ha preso in considerazione le nuove addizionali Irpef già varate da circa 40 comuni capoluogo di provincia ed hacalcolato quanto tale aumento inciderà sul reddito di un lavoratore.

Un operaio con redditomedio di circa 20 mila euro, nel triennio 2010/2013 ha subito uncalo del reddito annuo di circa 89 euro, riduzione del reddito cheoccorre aggiungere ai nuovi aumenti già decisi dai precedentiesecutivi (Imu, Tares, ecc.). Per un impiegato con reddito mediomensile di 1840 euro netti (Cud di 32 mila euro) il peso dellenuove addizionali nel periodo 2010/2013 ha avuto un peso di circa117 euro, mentre per un quadro con stipendio di 60 mila euro annuil'aumento dell'Irpef ha prodotto alla fine del triennio un calo direddito di circa 284 euro.

Per avere un quadro definitivooccorrerà comunque attendere il 30 novembre, data ultima in cui isindaci avranno la possibilità di modificare le addizionali Irpef delComune. In ogni caso i presagi non sono dei più positivi visto chele municipalità dovranno sopperire a circa 2,2 miliardi di eurodi tagli del fondo di solidarietà comunale oltre che alle nuoveregole in materia di Imu ed Ici.