Le speranze dei Quota 96 del comparto Scuola sono sempre più precarie. La schiera dei cosiddetti "esodati della scuola" (coloro che, pur avendo maturato i requisiti, non sono riusciti ad andare in pensione a causa della riforma Fornero) attendeva con ansia i primi Consigli dei Ministri dopo l'interruzione estiva dei lavori parlamentari, che avrebbero ipoteticamente potuto porre rimedio alla loro situazione.

Ma le speranze sono già state infrante due volte: la prima nel CdM di venerdì 23 agosto, la seconda in quello di ieri, 26 agosto. In questa sede si è parlato di decreto salva precari e di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni, ma non si è affrontato, appunto, lo spinoso problema Quota 96.

Ora i ministri del governo Letta si ritroverà ancora domani, 28 agosto, nell'ultimo Consiglio utile per affrontare la questione prima del 1 settembre, anche se le possibilità di un intervento sono ormai poche: la tensione tra Pd e PdL è evidente, e sul piatto ci sono già due temi caldissimi, ovvero la tanto discussa IMU e il blocco dell'aumento dell'Iva.

Pare proprio che non ci sarà spazio, quindi, per mandare in pensione i circa 6000 lavoratori della scuola "bloccati" in servizio. E a gettare benzina sul fuoco interviene il dottor Vittorio Lodolo D'Oria, esperto in malattie professionali degli insegnanti. Su richiesta del Comitato "Quota 96", l'esperto ha pubblicato sulla testata Tecnica della Scuola un appello al ministro Maria Chiara Carrozza, in cui elenca i rischi per la salute del mestiere di docente.

Un lavoro che "comporta alta usura psicofisica ed è pertanto ricompreso tra le cosiddette Helping Profession" spiga D'Oria, che sottolinea come Francia e Regno Unito hanno rilevato che il tasso di suicidi tra gli insegnanti è il più alto in assoluto se comparato con quello dell'intera popolazione (mentre in Italia mancano studi al riguardo).

In Germania, Regno Unito e Italia oltre la metà dei pensionamenti anticipati per motivi di salute è conseguente a una diagnosi psichiatrica. "Come si intende contrastare, senza risorse, il rischio psichiatrico ed oncologico nei docenti?" si chiede D'Oria, che chiede al ministro di "sanare tempestivamente la posizione - altamente ingiusta - dei cosiddetti docenti della Quota 96, per poi mettere coraggiosamente mano alla inderogabile questione della salute dei docenti",