Gli impiegati della pubblica amministrazione in eccesso,potranno andare in pensione secondo le regole antecedenti la riforma Fornero.

Ad affermarlo è il Ministro della Funzione Pubblica e iministeri del Lavoro e dell’Economia. Tale provvedimento riguarda anche laspending review, adottata dal Governo Monti, che prevedeva la riduzione delnumero di impiegati della P.A. Ciò porterebbe ad un cambiamento radicale del sistemaprevidenziale italiano: una prima riunione in commissione Bilancio alla Cameradei Deputati è prevista per giovedì.

Si discuterà sulla questione deicosiddetti quota 96, cioè quella categoria di lavoratori che, nonostante abbiano compiuto 61 anni di età e versato i 35 anni di contributi previsti,non sono ancora andati in pensione, per via della riforma Fornero, la quale haignorato la peculiarità del calendario scolastico.

Ecco quali erano le regoledi accesso alla pensione prima dell’introduzione della Riforma Fornero.

Per gli uomini, la pensione di vecchiaia per il personaledipendente dell’amministrazione pubblica, veniva corrisposta a 65 anni di età e20 anni di contributi, norma vigente tra il 2011 e il 2012; mentre nel 2013,dovranno essere raggiunti i 65 anni e tre mesi più i 20 anni di anzianitàcontributiva. Le donne, invece, nel periodo del 2011, dovevano raggiungerei 61 anni di età e 20 anni di contributi, nel 2012 è stata aumentata l’etàanagrafica a 65 anni, mentre nel 2013, le donne andranno in pensione dopo ilcompimento di 65 anni e tre mesi più 20 anni di anzianità contributiva.

Discorso assai simile per ciò che concerne la pensione divecchiaia corrisposta ai dipendenti delle amministrazioni e aziende private.

Perciò che riguarda la pensione di anzianità, invece era prevista ilraggiungimento dei 40 anni di contribuzione sia per gli uomini che per ledonne, senza ritenere importante l’età anagrafica. Secondo la circolare n.3 emessa ieri dalla funzionepubblica, sono previsti 7800 licenziamenti tra l’organico della pubblicaamministrazione che costituisce un esubero statale, ripartiti tra Inps, Inpdap,Enpals, enti pubblici non economici come Aci e Istat ed enti di ricerca come l’Enac.

Da non dimenticare che una fetta riguarda anche variministeri. Tali licenziamenti riguardano tutti coloro che sono in possesso di più anni di contributi, secondo le regole antecedenti la riforma Fornero.