Lo sciopero alle pompe di benzina è terminato, dalle 6 di mattina di giovedì 18 luglio 2013 è possibile nuovamente acquistare i carburanti auto. Ma giunge clamorosa la notizia di un distributore di benzina della compagni petrolifera Shell di Tortona che ha imposto alla benzina un prezzo di 2,14 euro e al diesel un prezzo intorno a euro 1,90.

Per adesso sembra essere solo un caso isolato ma la soglia psicologica dei 2 euro per la benzina che era già stata superata a settembre dell'anno scorso, torna a spaventare i cittadini automuniti. Sciopero dunque sospeso visto che c'è stato l'incontro fra i sindacati, Confcommercio, ConfEsercenti e via discorrendo con le compagnie petrolifere che adesso devono agire sui prezzi parlando con i gestori delle pompe.

Ma cosa accadrà veramente?

Il mercato dei carburanti è un mercato libero che dovrebbe portare a una sana concorrenza e alla diminuzione dei prezzi, in realtà finisce sempre che specialmente con il giungere della bella stagione, diventi più un accordo di cartello al rialzo dei prezzi che altro. A dirla tutta ci sono i distributori no logo che attualmente si sono attestati ad un prezzo ben inferiore, con una media di circa 1,72 euro/litro. Per tutti gli altri il prezzo medio sembra essere stato rivelato intorno a euro 1,84. In ogni caso appare evidente che c'è chi approfitta del periodo per far lievitare i prezzi oltre la media, è stato giusto sospendere lo sciopero?

A partire dall'ultima settimana di luglio partirà un altro esodo per una gran parte degli italiani, sarebbe curioso verificare cosa succederà ai prezzi della benzina e del diesel soprattutto presso i distributori autostradali e presso quelli situati nelle maggiori località turistiche.

Ad onor del vero oltre alle eventuali colpe di una concorrenza poco salutare per gli utenti dei carburanti (economicamente parlando) fra le compagnie petrolifere e i relativi distributori, non si può non puntare il dito sulle esose tasse (Accise) che lo Stato italiano carica sul prezzo di benzina e gasolio, con l'aumento dell'IVA le cose andranno ancora peggio, dove arriveremo di questo passo? Anche perché i mezzi pubblici in molte città non sono molto efficienti, per non parlare dei piccoli centri dove forse si deve valutare il ritorno in bicicletta!