La cosiddetta Mini ASpI, prevista dalla riforma Fornero sul mercato del lavoro, dal 1 gennaio 2013 sostituisce la vecchia indennità di disoccupazione con requisiti ridotti.

Si tratta di un ammortizzatore sociale che spetta ai lavoratori dipendenti che abbiano involontariamente perduto il lavoro a causa di licenziamento o della scadenza di un contratto a termine. Tra i lavoratori sono compresi i dipendenti a tempo determinato della Pubblica Amministrazione, i dipendenti a tempo determinato della scuola, i soci di cooperative che svolgano un lavoro subordinato, gli apprendisti e il personale artistico che svolga un lavoro subordinato.

La Mini ASpI non spetta, invece, ai dipendenti a tempo indeterminato della Pubblica Amministrazione, agli operai agricoli con contratto a tempo determinato e indeterminato, ai lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale perché possono godere di altre agevolazioni secondo la specifica normativa. Escluse anche le categorie di lavoratori con contratto a progetto, i dottorandi, i titolari di assegni di ricerca, i collaboratori occasionali e i venditori porta a porta. 

Per poter richiedere la Mini ASpI occorre aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei 12 mesi precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione. Non costituisce più requisito fondamentale quello di aver versato almeno un contributo settimanale due anni prima dell'inizio della disoccupazione.

Per quanto riguarda la durata del contributo, l'indennità viene corrisposta per un periodo pari alla metà delle settimane di contribuzione presenti nei 12 mesi che precedono la cessazione del rapporto di lavoro (es: se il lavoratore avrà versato 14 contributi settimanali negli ultimi 12 mesi, percepirà l'assegno per un periodo pari a 7 settimane contributive). 

L'indennità verrà revocata precocemente nei seguenti casi: quando il lavoratore perde lo stato di disoccupazione; quando raggiunge i requisiti per la pensione o l'assegno di invalidità; quando viene assunto con contratto subordinato per un periodo di tempo superiore a 5 giorni; non accetta una proposta di lavoro che offra una retribuzione superiore di almeno il 20% rispetto all'importo lordo dell'assegno relativo alla Mini ASpI.

Infine il lavoratore che percepisce l'indennità di disoccupazione Mini ASpI potrà svolgere attività lavorative di tipo occasionale pur conservando l'indennità, qualora non percepisca compensi di importo superiore a 3.000 euro nel corso del 2013.