Giovanni Guarascio, muratore disoccupato di 64 anni, si è oggi cosparso di benzina e si è dato fuoco all'interno della sua abitazione per non subire lo sfratto. La sua casa era stata venduta all'asta per un debito di 10 mila euro con la banca.

Il fatto è avvenuto oggi a Vittoria, in provincia di Ragusa. L'uomo, che viveva in precarie condizioni economiche a causa della perdita del lavoro, si era visto pignorare la propria abitazione che poi era stata venduta all'asta per 26 mila euro. Questa mattina si erano presentati, a casa dell'uomo, l'ufficiale giudiziario e gli avvocati delle due parti, quella sfrattata e quella acquirente, per cercare un accordo su tempi e modalità dello sfratto ma la discussione era degenerata fino al punto che i vicini, attirati dalla concitazione delle parti, avevano richiesto l'intervento del 113.

All'arrivo della polizia, Giovanni Guarascio è stato preso da un raptus di disperazione e si è dato fuoco. Le fiamme, in poco tempo, hanno avvolto anche la moglie, Giorgia Fanà anch'essa di 64 anni, la figlia dell'uomo e i due agenti di polizia intervenuti per riportare la calma.

Ora i feriti sono tutti ricoverati in ospedale per le ustioni riportate ma, mentre per la ragazza le condizioni non destano particolari preoccupazioni, per Guarascio, la moglie e uno dei due agenti si teme il trasferimento in un altro nosocomio specializzato per le grandi ustioni in quanto le loro condizioni di salute sono ritenute gravi.

Questa è l'ennesima tragedia della disperazione causata dalla crisi economica che in Italia continua a mietere le sue vittime senza che Governo e Istituzioni riescano a tamponarne in fretta gli effetti che finora sono stati devastanti.