I centri di assistenza fiscale hanno richiesto al Ministero dell'Economia la proroga al 15 Luglio per la consegna del modello 730/2013.

La sospensione del versamento dell'acconto dell'Imu, originariamente prevista per il 17 Giugno, costringerà di fatto a rifare i calcoli per coloro che hanno effettuato il versamento mediante la compensazione del credito scaturito dal modello 730/2013. A volte essere troppo zelanti non paga.

I motivi della richiesta dei CAF

Il problema nasce anche dalla poca chiarezza riguardo all'utilizzo dele aliquote previste dalle delibere del 2012, in quanto solo 1.463 su 8.000 Comuni hanno provveduto a deliberare le nuove aliquote e le eventuali equiparazioni all'abitazione principale.

Fra queste ricordo le abitazioni dei residenti all'estero, considerate dalla legge prima casa e le case possedute dagli anziani ospiti in case di riposo.

Inoltre non si conoscono ancora i codici tributo di coloro che sono tenuti al pagamento alla data del 16 Giugno e comunque occorrerà del tempo affinchè le banche e le poste aggiornino i loro software per permettere l'accettazione del modello di pagamento.

Per entrare nel pratico, per chi ha già effettuato il pagamento dell'Imu mediante il modello 730/2013 ed ha presentato il modello al proprio sostituto d'imposta, nel caso di abolizione, l'unica strada percorribile è quella di presentare un 730 integrativo entro il 25 Ottobre 2013, recuperando quanto versato in più.



Il modello va presentato ad un Caf o ad un professionista e si riceverà l'accredito con la busta paga di Dicembre 2013.

Altra soluzione è quella di presentare il modello UNICO PF correttivo nei termini entro il 30 settembre 2013 o l'UNICO PF integrativo a favore entro il 30 settembre 2014 o al limite, aspettare la dichiarazione del 2014.