Il Bonus Bebè è un aiuto economico alla famiglie con bambini piccoli, previsto dalla legge n.92 del 28 giugno 2012. Si tratta di un sostegno che ha come obiettivo primario quello del reinserimento delle madri nel mondo del lavoro.

Il Bonus Bebè, ancora in via sperimentale, può essere richiesto per il triennio 2013-2014-2015 anche per più figli della stessa madre (parti gemellari oppure no), purché si posseggano i requisiti. In pratica, l'Inps mette a disposizione delle madri lavoratrici la possibilità di accedere a un voucher di importo pari a 300 euro mensili, erogabili per un periodo massimo di 6 mesi, da utilizzare nell'arco degli undici mesi successivi al congedo obbligatorio per maternità.

Il bonus è previsto in alternativa, e non in aggiunta, al congedo parentale.

Tale contributo, pari a 20 milioni di euro annui (60 milioni di euro nell'intero triennio), andrà a coprire esclusivamente le spese per il pagamento del servizio di baby sitting oppure il costo della retta dell'asilo nido

Il bonus può essere richiesto, per l'anno in corso e per i due anni successivi, dalle madri biologiche, adottive o affidatarie, purché lavoratrici dipendenti o autonome. I figli dovranno essere nati dopo il primo gennaio 2013 e comunque la data prevista del parto (o l'ingresso in famiglia del bimbo, in caso di adozione o affido) dovrà essere fissata entro i 4 mesi successivi alla scadenza del bando. 

Sono escluse dal Bonus Bebè le madri coltivatrici dirette, mezzadre e colone, imprenditrici agricole, artigiane ed esercenti attività commerciali, pescatrici autonome.

Le lavoratrici iscritte alle gestione separata potranno, invece, usufruire del contributo per un periodo ridotto a un massimo di tre mesi. Per quanto riguarda le lavoratrici part-time, il contributo sarà erogato in una quota proporzionale alle ore effettive di lavoro. 

La domanda potrà essere presentata esclusivamente online mediante il sito internet dell'Inps, il quale avrà cura di redigere una graduatoria, definita tenendo conto dell'indice ISEE.

Nel caso di domande con ISEE dello stesso valore, si utilizzerà il criterio temporale. Nella domanda andranno indicati: il numero dei mesi per i quali si richiede il bonus (alternativo al congedo parentale); la dichiarazione di presentazione del modulo ISEE; il servizio scelto (baby sitter oppure asilo nido; in caso di asilo nodo, andrà indicato il nome della struttura).

Per quanto riguarda l'erogazione del bonus, se la madre sceglie un asilo nido, l'Inps provvederà all'erogazione diretta del Bonus alla struttura indicata; nel caso in cui, invece, si scelga il servizio di baby sitting, l'Inps erogherà il voucher direttamente all'interessata.