La grave crisi economica dell’euro, iniziata a esserepercepita soltanto nel 2005 in Italia, ha portato anche verso una spirale recessiva economica senza precedenti,. Infatti, dal Rapporto Abi diffuso in uncomunicato in previsione dell’incontro con il Comitato esecutivo a Milano,emerge il nuovo record storico italiano sulle sofferenze bancarie, nette/impieghial 3,38%, che a marzo 2013 si attestano a 130,974 miliardi, mentre nellacomponente al "netto" si collocano a 64.321 miliardi, sempre al disopra del mese di febbraio 2013, quando erano 61,652 miliardi.

Dal comunicato si evince il livello della gravità dellacrisi economica, poiché “le sofferenze”hanno toccato il nuovo tetto record e in un anno sono cresciute di oltre 23 miliardi. A marzo 2012 siattestavano, infatti, a 107,592 miliardi, mentre la soglia simbolica dei 100miliardi era stata abbattuta ad agosto 2011 con un valore di 100,209 miliardi.

Il nuovo preoccupante record, sempre secondo il Rapporto, haprodotto un incremento dei tassi d’interessi sui prestiti e sui mutui,per l’acquisto di proprietà immobiliari, e un calo preoccupante dei prestitialle famiglie e alle imprese, e secondo i dati diffusi dall'Abi: “ Il tassomedio sulle nuove operazioni di acquisto abitazioni, vale a dire la media tra tasso fisso e tasso variabile, è passata al 3,74% nel mese di aprile 2013, dalprecedente 3,69%. Si tratta di un valore tra i più bassi dell'ultimo anno, sesi considera che ad aprile 2012 il tasso 'medio' registrasse il 4,14%”.