Non riuscire a trovare lavoro è molto triste, arrivati aduna certa età si inizia a sentire il bisogno di autonomia, di una vita"propria", lontana dalla casa dei genitori, per quanto accoglientequesta possa ancora essere. Da progetto per il futuro, questo è diventato per igiovani italiani, prima un sogno e poi un miraggio, vedendosi sempre più spessocostretti ad abbandonare la propria città, nei casi dei più fortunati o ilproprio paese.

Cosa ancor più triste però, è vedere come personepronte a trarre guadagno da tale situazione di disagio, attirando i più disperati,con la promessa di un lavoro serio e retribuito, che si rivela essere il piùdelle volte, una truffa o peggio, un'attività illegale.

Alla moda dei falsi annunci di lavoro, pubblicati sui sitidedicati e, in un certo qual modo avevamo imparato a diffidare, si è aggiuntaora quella delle "email segnalazione": il malcapitato si vederecapitare in posta elettronica, un messaggio che comunica "l'apertura diun posto di lavoro per la posizione in cui si è candidato" su un determinatosito.

Nonostante gli "orrori grammaticali" ben evidenti ( chequalcuno ha giustificato con l'uso di un traduttore) e, le troppe promesse (assistenza dentale? 1500 € al mese?) qualcuno ci è cascato, èha iniziato a "lavorare" per tale azienda; bhe, la mansione assegnatagli èstata molto semplice, non bisognava far altro che fornire i propri datibancari, aspettare un accredito da parte dell'azienda, e versare poi i soldiricevuti su un altro conto.

Come compenso per il disturbo, al mediatore spetta una percentuale sull'operazione.

Tale procedimento per chi non lo sapesse, viaggia molto vicino all'imputazione per associazione a delinquere o riciclaggio di denaro sporco,ma nonostante questo è possibile leggere sul web, pareri di chi protegge ogiustifica questo. Se non è disperazione questa.