Le candidature spontanee online sembrano essere in forte aumento, infatti secondo uno studio di diversi siti internet, nei primi mesi del 2013 le offerte e annunci di lavoro pubblicati on line dalle società sono aumentati di quasi il 20% rispetto al 2012, con una crescita sensibile anche del numero delle persone che cercano lavoro. Sono infatti oltre 200 mila gli annunci di candidati, pari a quasi il 40% in più rispetto allo stesso periodo del 2012.

Un buon consiglio che si può dare è senz'altro quello di realizzare un video-curriculum vitae da pubblicare su YouTube, piattaforma che si rivela sempre più necessaria soprattutto per la pubblicità online.

Ma c'è anche chi nella crisi occupazionale pensa al fai da te per sbarcare il lunario come nel caso dell'industria del porno in cui le ricche produzioni dei tempi di Moana Pozzi hanno lasciato spazio ai film da duemila euro con attori non professionisti che lo fanno anche per il piacere di farsi vedere, senza nemmeno alcun costo per la realizzazione di dvd perchè il business è tutto sul web e si basa su abbonamenti e video chat.

Ma mentre il Movimento 5 Stelle Lombardia assume offrendo ben sei posizioni lavorative, è in crescita un mercato del lavoro in cui si moltiplicano le offerte che non risultano attendibili e sempre più spesso annunci non del tutto trasparenti, anche da reparti HR (Human Resources) di importanti aziende che effettuato colloqui solo per far vedere al proprio datore di lavoro che stanno lavorando ma senza assumere mai nessuno.

Ad ogni modo, ecco di seguito alcuni consigli del sito InfoJobs.it per difendersi dagli annunci-truffa:

  • Offerte generiche: prestare attenzione alle proposte di lavoro che profilano posizioni molto generiche;
  • Linguaggio: diffidare di comunicazioni inviate con un format grafico e un linguaggio scorretto o sgrammaticato;
  • Motori di ricerca: se qualcosa non torna, effettuare una ricerca sull'azienda;
  • Kit di lavoro: non acquistare materiali o kit di lavoro che vengono presentati come necessari;
  • Privacy: non fornire mai informazioni riservate e sensibili richieste via e-mail o attraverso pagine web, a meno che non si è sicuri al 100% della serietà del servizio.