La crisi economica è sempre più invasiva e non si sa davveropiù cosa inventare per riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena; cosìun genovese di trentacinque anni, sopraffatto dai debiti, ha studiato un discutibile "piano" disopravvivenza.

Fabrizio Rossi, un trentacinquenne genovese tifoso genoano, trovandosialle strette, finanziariamente, non sa più cosa fare; la sua mente studia unpiano, che a prima vista potrebbe apparire perfetto. La commedia inizia con lapietosa scusa, che suo figlio, il piccolo Matteo di cinque anni, ha unagravissima patologia al polmone sinistro, in realtà una semplice asma.

Ilproblema del piccolo può essere risolto, a quanto dice il padre, solo con un intervento,che sarebbe eseguito in Svizzera; il costo di quest'operazione si aggiraintorno ai sessantamila euro, denaro che l'uomo non ha e quindi chiede aiuto aisuoi "colleghi" della curva nord dello stadio Luigi Ferraris.

La tifoseria del Genoa s'impietosisce, perché si sa chequando ci sono di mezzo bambini, in pochissimi riescono a far finta di niente;a gennaio, i sostenitori rossoblù, avviano la sottoscrizione "Uniti per Matteo"mobilitando anche altre tifoserie, comprese quelle della Sampdoria e della Juventus,riuscendo a racimolare la sostanziosa cifra di settantamila euro, che vengonoconsegnati a Fabrizio Rossi.

Come da sempre si sa, il diavolo fa le pentole ma non icoperchi, e la "furbata" di Fabrizio Rossi, viene portata alla luce da unesposto anonimo, che mette in allerta la procura; gli inquirenti, dopo alcuneindagini, scoprono la truffa e denunciano l'uomo.

In prima battuta, Rossi si vede "congelare" ventottomilaeuro, dai conti bancari, e oramai allo scoperto comincia a restituire parte deldenaro, fino ad ora diciassettemila euro, con un assegno intestato all'associazione"Un Cuore Grande Così Onlus".

Assistito dall'avvocato Velle, quando viene interrogato dalla polizia giudiziaria, nella procura di Genova, il giovane padre spiega imotivi che lo avrebbero spinto a compiere quel gesto, "Ero disperato, ero pienodi debiti e non sapevo che fare. Ho inventato questa cosa. Poi, una voltaavviata, non potevo più fermarla. Mi spiace e mi scuso con tutti." L'uomo stacercando di vendere alcuni beni di famiglia, per continuare a restituire ilmaltolto;

Attraverso la Gazzetta dello Sport, in un'intervista con ileader dei Grifoni, così è chiamata la tifoseria rossoblù, si evince ladelusione e l'indignazione, per un gesto così "sporco", l'uso di un bambino perfare soldi.

Anche la società del Genoa, attraverso il suo amministratoredelegato, intende procedere contro Rossi.

Tutto questo, al di la delle critiche che si possono, senzadubbio, muovere all'uomo per aver speculato sulla presunta malattia del figlio,rende tangibile l'idea delle condizioni nelle quali versa il nostro paese. Sepensiamo ai troppi suicidi di persone che non hanno trovato altri rimedi, aquesta crisi, che la morte, questa pare ben poca cosa.