Sono tante ed eterogenee le emergenze attuali nel nostroPaese ma nonostante di queste si abbia coscienza e paura per le conseguenze chepotranno avere, specialmente nelle tasche dei contribuenti, in riferimento aImu, Iva e Tares, tutti ne parlano ma nessuno interviene per cercare unasoluzione che alleggerisca la pressione fiscale.

Alcuni economisti sostengono la necessità di una nuovaManovra, altri invece ritengono che l'Italia non ne abbia bisogno. I problemi piùurgenti da risolvere sono legati alla cassa integrazione e agli esodati, ma c'èanche chi chiede proroghe per il pagamento della contestatissima Imu, tassa sugliimmobili, che, però, non ci sarà, considerando che è già state fissata la datadel pagamento, il 17 Giugno prossimo e i Comuni stanno ridefinendo le nuovealiquote, in rialzo rispetto all'anno scorso.

Per quanto riguarda la cassa integrazione inderoga c'è il problema di reperire, in fretta, nuovi fondi entro giugno (1miliardo di euro) per il rifinanziamentodegli ammortizzatori sociali nella seconda parte del 2013 che stanno per esaurirsi.Tesi sostenuta con vigore dai Saggi nominati dal presidente della RepubblicaNapolitano.

Poi c'è la drammatica situazione dei lavoratori esodati non tutelatidal ministro del lavoro Elsa Fornero. Secondo le ultime statistiche, ammonterebberoa circa 150 mila gli esodati rimasti senza alcuna tutela, anche se la Cgil nestima circa 300 mila.

Altra mazzata si annuncia tra qualche mese per l'aumentodell'Iva. La famigerata legge di stabilità infatti prevede l'innalzamento dell'Iva dal21% al 22% a partire da luglio, nel caso in cui non si riescano a reperire altre risorse.

Si tratterebbe di un'altra battuta d'arresto per i consumiche genererebbe nuove difficoltà alle aziende e alle famiglie che già faticanoad arrivare a fine mese.

Infine come potremmo non parlare della Tares, nuova tassa suirifiuti che sta per sostituire la vecchia Tarsu e che rappresenterà un'altravera stangata per gli italiani.

La Tares dovrà coprire tutto il fabbisogno sostenuto daicomuni, che oggi arriva a circa il 79% con picchi che toccano il 91%. Inoltrela tassa sui rifiuti dovrà sostenere anche i cosiddetti "servizi indivisibili"forniti dai comuni stessi quali l'illuminazione pubblica, la polizia municipale,le aree verdi, ecc.

La maggiorazione tariffaria introdotta dalla Tares sarà di30 centesimi al metro quadro e anche nei 1300 comuni che applicavano la Tia, l'altratassa sui rifiuti, ci sarà l'aumento delle tariffe anche se era stato assicuratoloro dal Governo che nel passaggio alla Tares non ci sarebbero state maggiorazioni.

Secondo numerosi calcoli la nuova e già detestata tassa suirifiuti, nell'anno in corso, comporterà aumenti medi di circa 80 euro rispettoai 225 euro medi pagati l'anno scorso, con le vecchie Tarsu e Tia.