Si è svolta lo scorso 1°marzo la quarta edizione dello "sciopero dei migranti",la giornata di protesta per la sensibilizzazione verso i dirittidei lavoratori stranieri. Scopo della manifestazione è quello diopposizione verso ogni forma di razzismo e sfruttamento, perribadire la dignità dell'essere umano, la liberacircolazione nonché il valore aggiunto offerto da una societàdell'accoglienza multietnica e poliedrica.

La manifestazione nonsi è articolata in uno sciopero vero e proprio, ma in una serie diiniziative, incontri, dibatti e flash mob organizzati in tutte leprincipali città italiane.

Il colore di riferimento della giornata èstato il giallo, scelto per la sua neutralità Politica econsiderato "colore del cambiamento"; ogni piazza è stata,infatti, riempita di gadgets di questo colore, e si è proceduto altaglio di un nastro giallo, simbolo della rottura dei confini edell'abbattimento delle barriere.

Inoltre, ad ognimanifestante è stato distribuito un copri passaporto con la stampadel primo e dell'ultimo articolo della Carta Mondiale dei Migrantisulla libera circolazione.

Il primo sciopero deglistranieri ha avuto svolgimento nel 2010, segnando per la primavolta un momento di presa di coscienza e di partecipazione collettivada parte di una cospicua fetta della forza lavoro straniera, chespesso vive nell'anonimato, partecipando alla crescita dell'economiaitaliana senza però riconoscimenti o diritti.

Dal 2010 sono nati, intutta Italia, dei Comitati Pro 1° marzo, che sono riusciti aconvogliare sulla manifestazione la partecipazione del mondoassociazionista, nonché della poitica e delle istituzioni.

La Rete 1° marzo siimpegna fortemente per il diritto alla libera circolazione deipopoli, come stabilito dalla Carta dei Migranti e dal GlobalMigral Action del 18 dicembre.

Il tema dellamanifestazione di quest'anno è stata la richiesta di una nuovalegge sull'immigrazione, che comporti l'abrogazione della vigentelegislazione "Bossi-Fini", la chiusura di tutti iCentri di identificazione ed espulsione, il riconoscimento deidiritti di cittadinanza ai figli degli immigrati nati ocresciuti sul territorio italiano ed il diritto di votoamministrativo per gli stranieri residenti.

E' stata, inoltre,richiesta una proroga dell'emergenza Nord Africa, nell'attesa chetutti i profughi abbiamo espletato le pratiche di richiesta di asilopolitico.

La grande partecipazioneche, anche quest'anno, è stata registrata nelle piazze italianedenota la condivisione delle istanze dei lavoratori stranieri daparte della cittadinanza italiana. Sarà, ora, necessario verificarese il mondo politico riuscirà, nella situazione di incertezzadeterminata dagli esiti elettorali, a tradurre in concrete riformelegislative le legittime richieste dei lavoratori migranti.