La crisi economicainiziata nell'ora mai cosìlontano 2008 in America ha raggiunto nel 2010 l'Europa. Le prime nazioni acadere nel turbinio del vortice dello spread son state l'Islanda per poi passareal Portogallo e infine la drammatica situazione della Grecia.

In questi giorni assistiamo alla crisi finanziaria del debito di Cipro. Nazione a cui l'Europaha in questi ultimi giorni concesso unaiuto di 10 miliardi di euro a fronte di un prelievo forzoso sui conticorrenti per un controvalore pari a circa 6 miliardi di euro.

Cifra che se raffrontata al debito cipriota in mano allasolidissima Germania fa riflettere.Infatti il governo di Berlino detiene titoli di stato ciprioti proprio perquella cifra.

È di oggi la notizia che la Sloveniasta correndo al riparo chiedendo aiuti alla comunità europea vista ledevastanti perdite dei suoi istituti di credito nel 2012. Perdite che ammontanoad un volume di circa 600 milioni di euro. L'FMI ha stimato che dopo i rigorosipiani di austerità, stranamente dettati dai paesi, o meglio dire dal paeseforte, la Slovenia avrebbe avuto un abbattimento del suo PIL di circa il 20%.Per un ammontare di circa 7 miliardi dieuro. Ed è questa la cifra di cui avrebbe bisogno la Slovenia per rialzarela testa. Ma se andiamo a vedere a chi fa capo la titolarità del debito slovenovediamo come acquirente principale abbiamo sempre la solida e ricca Germania. Un'altro paese in scaccomatto al Re.

Dovremo assistere ad un prosciugamento della ricchezza privataslovena con qualche forma di prelievoforzoso? O attenderemo come nel caso della Grecia che l'ammontare dellasomma salga a decine e decine di miliardi? Ricordiamo come a fronte di nimmediato aiuto alla Grecia nel 2010 di circa 30 Miliardi di euro, la Germania decise di attendere ilmaturare degli interessi al 19-20% per far salire la cifra degli aiuti a 240Miliardi di euro.

Non per fare i maliziosi o i malpensanti, ma l'egemoniatedesca fa pensare ad una manovra ben precisa. Un acquisto indiscriminato neglianni passati di titoli degli stati Europei per manovrare i mercati facendosalire i tassi d'interesse e oltre al debito avere in mano anche il prestitoerogato per salvare i paesi.

La domande sorge spontanea quando toccherà a noi diventaresudditi tedeschi? Sarà quindi vera la manovra della trilaterale e del gruppo Bildelberg?