Cerchiamo di comprendere se esiste una qualche categoria di contribuenti esente dal pagamento e quando è possibile parlare di rimborso.

Per la maggior parte degli italiani, le speranze sono minime, per la legge in atto vi è un solo caso di esenzione dal canone Rai, i cittadini con età superiore ai 75 anni. L'abolizione del canone Rai per queste persone, è stata stabilita nel 2008, ed è soggetta a dei requisiti ben definiti.

Il contribuente per ottenere l'esenzione deve aver compiuto 75 anni di età entro il termine di pagamento del canone, non deve convivere con nessun altro che non sia il coniuge, avere un reddito che, (assieme a quello del coniuge convivente) non superi complessivamente euro 516,46 per tredici mensilità (euro 6.713,98 annui).

Sono comunque esclusi dal calcolo del reddito totale i redditi esenti da Irpef (pensioni di guerra, pensioni erogate a invalidi civili, rendite INAIL.

Per capire se abbiamo diritto all'esenzione, teniamo presente che il requisito del reddito massimo va calcolato dall'anno precedente a quello per il quale vogliamo usufruire dell'agevolazione. Una volta certi che possiamo richiedere l'esenzione, è essenziale rivolgersi agli uffici dell'Agenzia delle Entrate per redigere il modulo di richiesta, una dichiarazione sostitutiva, con allegato un documento d'identità. Se è la prima volta che si richiede l'esenzione, la domanda va presentata entro il 30 aprile, nel secondo semestre il termine è fissato il 31 luglio.

Ottenuta l'esenzione, verrà automaticamente approvata anche negli anni successivi, (le condizioni di esenzione devono rimanere invariate).

Il rimborso del canone Rai, spetta a tutti i contribuenti che, pur avendo i requisiti per l'esenzione, hanno pagato dagli anni 2008 ad oggi, possono inoltrare la richiesta per la restituzione delle somme erogate tramite il modello di rimborso canone Rai. Il modulo contenente l'istanza di rimborso andrà esibito presso gli Uffici Locali dell'Agenzia delle Entrate.