Sono circa 150.000le persone che in Italia, vivonodirettamente di politica, con una spesa complessiva di oltre 25 miliardi dieuro annui che incide pesantemente sul bilanciostatale, tramutati dai vari governi succeduti in imposte dirette e indirette,pagate dall'onesto contribuente.

Un vero e proprio esercito, cui vanno aggiunti: 12 mila consiglieri comunali, 320 mila persone conincarichi di consulenza presso la pubblica amministrazione, 25.000 facentiparte dei consigli d'amministrazione e altri 7 mila che risiedono nelle societàpartecipate.

Senza considerare tutto l'apparato politico: ministri, sottosegretari, assessori epresidenti comunali e provinciali, presidenti di regione, seguiti dai direttorigenerali sanitari, amministrativi e di enti pubblici.

Insomma, un vero e proprio insieme di costi e sprechi cheincidono prepotente sul redditofamigliare, ma a conti fatti, quanto spendiamoper il sostentamento della classe dirigente? Esaminando il tariffario di un parlamentare, il risultato finito, èdavvero scandaloso.

Indennità di circa21000 euro al mese tra stipendi ed emolumentivari, inoltre usufruisce di:

Viaggi, giornali, assicurazioni, trasporti aerei eferroviari, telefonia, cancelleria, ospedali, auto con autista, comprensivi discorte e carburanti, senza considerare cinema, prima fila agli stadi, mezzi ditrasporto urbani e noleggi, tutto naturalmente a carico del Contribuente,perché gratuiti ricopre incarichi istituzionali.

A ciò si aggiunge l'indennità di fine mandato, cioè lapensione che parte da un minimo di 8000 euro mensili, ma non solo.

Lo stato spendetra presidenza della repubblica, camera, senato presidenza del consiglio, cortecostituzionale, corte dei conti e ministeri, la sfarzosa cifra di 9 miliardi di euro l'anno, ma nonfinisce qui.

L'insieme di manager, direttori, consiglieri e consulentiper la pubblica amministrazione, costa allo stato quasi 3 miliardi,mentre per provvedere al mantenimento della macchina burocratica e l'insieme deiservizi, in 12 mesi volano via ben 11 miliardi.

E per finire si spendono 3,2 miliardi per mantenere i vari consigli comunali, provinciali e regionali, insomma in tempo dicrisi si potrebbero chiamare spese pazze, di cui nessun politico sembra maiintenzionato a parlare.