L'associazione Contribuenti Italiani, dopo aver fatto lo stesso con l'Imu, intraprende una nuova crociata, questa volta riguardante la Tariffa Igiene Ambientale (Tia1 e Tia2): online è disponibile un modulo con cui gli italiani possono chiedere il rimborso dell'Iva al 10% indebitamente versata per i rifiuti. Non si può pagare una tassa sulla tassa: ecco la motivazione per cui la Corte di Cassazione, con sentenza n. 3756 del 9 marzo 2012, ha ribadito l'illegittimità dell'Iva sulla Tia, aprendo di fatto la strada alle richieste di rimborso da parte (si stima) di oltre 4 milioni di contribuenti.

Il modulo presentato da Contribuenti.it è il modello Unico Irt 2013, ed è conforme a quanto previsto dall'art.6 comma 3 dello Statuto dei diritti del contribuente e reso comprensibile anche ai contribuenti sforniti di conoscenze in materia tributaria. La compilazione è semplificata e prevede unicamente i quadri DE, PF SP, SC, ENC, IO, RI, RV e AC e non necessita dell'assistenza di alcun consulente, centro di assistenza fiscale o associazione di categoria per la compilazione.

Lo Sportello del Contribuente stima che, tra famiglie e imprese, la pubblica amministrazione dovrà rimborsare oltre 300 milioni l'anno dal 2006 al 2013. Per le famiglie il rimborso medio complessivo è stimato intorno ai 520 euro, mentre per le imprese ammonta a circa 4.250 euro. Ma finora, appena 550 mila contribuenti sugli oltre 4 milioni di aventi diritto hanno richiesto la restituzione del denaro con il modello Unico Irt 2012.