LaRiforma subisce uno stop nonostantel'iter andasse avanti da più di un anno. Tutto rinviato quindi per il Riccometro, lo strumento che era statocreato per dare la caccia ai finti nullatenenti e che doveva partire all'inizio del 2013.

L'approvazionedella modifica dei criteri dell'Isee è stata posticipata al prossimo Consiglio dei ministri, a livello ufficiale. Fonti governative resepubbliche dall'Ansa, chiariscono cheil provvedimento sia stato rimandato, data l'importanza della decisione daprendere, a causa dell'assenza di alcuni ministri, in particolare della titolaredel Welfare, Elsa Fornero.

Niente voto quindi perché il governodei professori avrebbe preferito posticipare alla prossima riunione ledecisioni sul Riccometro confidando nella presenza di tutti i ministri.

In realtà ilprovvedimento è sempre stato oggetto di discussione, il governo infatti, devesuperare l'ostacolo determinato dall'opposizione di alcune amministrazioni regionalidel Nord, come la Lombardia, che hanno fatto emergere il loro disaccordo all'internodella Conferenza Stato-Regioni, pareche sia stata in particolare questa opposizione e quella del Forum della Famiglia (vicino alla Cei) arimandare l'approvazione nel Consiglio dei ministri.

Niente di fattodunque per il Riccometro che avrebbe avuto il compito di esaminaredettagliatamente la situazione economicadei nuclei famigliari che richiedevano l'accesso ai servizi pubblici, in mododa poter tutelare con il welfare lefamiglie davvero in difficoltà e bisognose di aiuto.

Lo strumento avrebbetenuto conto non solo del redditocomplessivo dichiarato ma anche delle proprietàmobiliari, immobiliari e dei depositi bancari. Avrebbe quindi misurato inmodo più stringente le condizioni economiche delle famiglie italiane perevitare che i "finti poveri" fruisserodi prestazioni sociali agevolate.

Larichiesta del mondo cattolico è stata quella di rinviare la pratica al prossimogoverno, ufficialmente per ora il rinvio è alla prossima riunione, ma la Fornero viene descritta, da chi l'haincontrata poco prima del consiglio, "delusa e irritata" in quanto vi è lapossibilità come lei stessa ha confidato ai suoi collaboratori che delprovvedimento "non si farà più nulla".