L'e-commerce ha portato il retail ad una vera e propria rivoluzione. Gli scaffali digitali oggi sono equiparati agli scaffali fisici. Alcuni attori non sono rimasti a guardare ed hanno cercato di proporre innovazione.

I principali dubbi toccano la creazione di sinergie tra le attività offline e online. Il fine rimane sempre o quasi lo stesso per tutti. Customizzare, velocizzare, aumentare l'esperienzialità del processo d'acquisto.

Di seguito presentiamo le 15 aziende che hanno cambiato, o lo stanno facendo, l'intera esperienza dello shopping, segnalate dal portale NinjaMarketing.

La C&A, catena d'abbigliamento olandese, si è inventata in Brasile un strategia per aumentare le vendite. Esporre su un display posto sulle grucce che sorreggono i vestiti il numero dei likes che i capi ricevono sulla pagina di Facebook. Far capire se un capo è apprezzato o alla moda è fondamentale nella fase di pre-acquisto e quindi C&A in questo modo non fa altro che trainare gli indecisi.

Strabiliante trovata tecnologica del jeans shop di Seattle Hointer. Ha risolto il problema di molti uomini, che non amano perdere tempo in negozio. Grazie ad un codice QR applicato ad ogni jeans, l'uomo tecnologico munito di smartphone può scegliere la misura del modello che vuole provare. In maniera istantanea apparirà sul suo display il numero del camerino dove poter trovare i suoi jeans pronti per essere indossati ed eventualmente acquistati grazie ad un lettore di carte di credito.

Una medaglia al valore la merita l'azienda fondata nel 2002 a New York "Freshdirect" che è diventata il negozio di alimentari online più popolare, spedendo prodotti in tutto il mondo. Ed il suo impegno continua cercando di essere fedele al suo nome. La sfida è quella di mantenere sempre la freschezza dei propri prodotti, I magazzini di Freshdirect presentano 7 fasce climatiche differenti.

Quarto posto per l'impresa che ha stravolto il fashion retail. La strategia rivoluzionaria di Zara include un tempo d'esecuzione bassissimo. Nel giro di due settimane il prodotto passa dalla fase di ideazione allo scaffale. Ciò permette alla più importante impresa spagnola di lanciare continuamente nuovi prodotti, rinnovando l'assortimento e quasi azzerando gli stock di magazzino. Per questo motivo quando ci troviamo in un negozio Zara c'è l'aspettativa di trovare sempre un nuovo capo mai visto prima.

L'obiettivo ambizioso per il retailer inglese Mark & Spencer, che segue in classifica, è di creare una catena di fornitori green. Il progetto è di incoraggiare i clienti a donare vecchi abiti e riutilizzare bottiglie di plastica riciclata per creare le sue future linee d'abbigliamento.

Amazon: l'impresa che forse più di tutte ha cambiato in maniera radicale il modo di fare acquisti. Mai fermi quelli di Amazon, stanno già lavorando ad un modo per migliorare sempre di più il loro sistema distributivo. Tale sistema è possibile solo grazie agli innumerevoli magazzini che l'impresa ha in tutto il mondo.

Settimo a comparire è il fashion show annuale Victoria's Secret con le più belle donne del pianeta. Il marketing qui mette a punto tutte le sue strategie migliori per pompare incassi da record nei 900 punti vendita. Quando la crisi economica, in certi casi, è solo un miraggio.

La storica catena di grandi magazzini britannica Selfridges si è data l'obiettivo di proporre un'esperienza di shopping tranquillo, eliminando gli innumerevoli stimoli che assalgono il consumatore. Con la campagna "No Noise" ha chiuso accordi con le aziende più importanti al mondo, che si sono impegnate nella produzione di edizioni limitate dei propri marchi senza logo. È prevista anche una Silence Room per riposare la mente tra un acquisto ed un altro.

Il più grande retailer del mondo Walmart non allenta la pressione, soprattutto dopo essere approdato nell'inesplorato campo dell'e-commerce. È stato concepito Walmart Labs, un grande laboratorio per creare tecnologie distintive che catapulteranno l'azienda nel futuro. L'obiettivo è risolvere i problemi distributivi e comprendere al meglio le abitudini dei compratori tramite l'utilizzo di social media e crowdsourcing.

La società americana di trasporto e spedizioni internazionali Ups consegna miliardi di pacchi ogni anno. Con l'aumentare degli ordini online, l'azienda si è sforzata di implementare armadietti "gopost" fuori dagli uffici postali. In questo modo i clienti possono ritirare i proprio pacchi in un posto sicuro, senza passare per nessun intermediario.

Il social network Pinterest che prevede la condivisione di passioni e interessi degli utenti, sembra essere nato apposta per contemplare una fase d'acquisto. Difatti, più di Facebook e Twitter, Pinterest avvantaggia i retailer che decidono di utilizzarlo come leva di engagement.

Sforzo incessante verso la perfezione per Apple. Anche nel retail il gigante della Silicon Valley è un modello da seguire per tutti i concorrenti. I suoi store dal gusto minimalista di nuova ideazione cercano sempre di superare quelli precedenti in bellezza e unicità.

Tutti sanno in che modo eBay ha stravolto il retail in passato. Non tutti sono a conoscenza che la divisione PayPal sta cambiando il modo in cui le persone pagano per quello che comprano. Tra i numerosi programmi in implementazione vi è una recente innovazione che riguarda la collaborazione con McDonald's France che permette ai clienti di pagare online in anticipo.

Al quattordicesimo posto, il gigante svedese Ikea, che ha pianificato l'entrata in India e il miglioramento degli standard di produzione e funzionalità.

 Definito l'Ikea del fashion, ha conquistato 10 milioni di membri nei suoi primi 2 anni. Il successo di Fab, che chiude la nostra classifica, deriva dal formato social e dall'obiettivo raggiunto di collegare l'alta moda alle masse.

Queste e molte altre imprese stanno cambiando il nostro modo di fare shopping. Ne conoscete altre?