La proposta "choc" di SilvioBerlusconi inerente la restituzione dell'Imu 2012 sulla prima casa e laconseguente proposta di abolire l'Imu a partire dall'anno in corso ha destatonon poche polemiche.

Molti sono stati i politici adinsorgere dopo l'annuncio, criticandone la fattibilità e numerosi sono statigli studiosi, specialmente economisti che si sono confrontati sull'argomento,decretandone la difficile realizzazione a causa della mancata copertura finanziariache inficerebbe il progetto

Arincarare i dubbi sull' efficacia della restituzione dell'Imu ci ha pensato l'osservatoriosulle politiche sociali, il Nens,che ha stilato un rapporto a partire dai dati diffusi dall'agenzia delterritorio, secondo la quale il 20%dei più ricchi ha versato il 44.65% dell'imposta.

Un aspetto menoconsiderato nel corso dei dibattiti sono stati gli effetti della tassa dalpunto di vista redistributivo.

AntonioMisiani, il tesoriere del Pd, ideatoredi questa analisi, parte dalla considerazione che il gettito generato dall'Imusulla prima casa sia stato pari a 4miliardi di euro. I dati dell'Agenzia confermano una forte correlazione tra i valori catastali delle abitazioniprincipali e la progressività dell'Imu. Egli quindi sostiene che questi 4 miliardi,sono stati racconti secondo un principio di progressività, a pagare di più quindi sono stati gli immobili conrendite catastali più elevate. Dunque la restituzione dell'Imu agevolerebbemaggiormente i ricchi rispetto ai meno benestanti.

Considerandocome punto di partenza una ripartizione dei contribuenti in"decili" di rendita catastale, il Nensha dimostrato che il 20%dei contribuenti più ricchi (renditacatastale tra il IX ed il X decile) ha versato per l'Imu 1 miliardo e 786 milioni di euro, ossiail 44,65% dei 4 miliardi di gettito totale, mentre il 20% dei contribuenti più poveri (I e II decile) ha versato perl'Imusulla prima casa 203 milioni di euro,cioè il 5,08% dei4 miliardi complessivi.

Suquesto ragionamento si fonda la considerazione del Nens che la restituzione dell'Imu, per quanto sicuramente possa farcomodo a molte famiglie che versano in gravi difficoltà economiche, nonagevolerebbe tanto i ceti "meno abbienti" quanto i ceti più ricchi.

L'onorevoleMisiani a conclusione dello studio aggiunge che sicuramente una revisione dell' Imu si rende necessaria mache "occorre in particolare alleggerireil carico sulle abitazioni principali di valoremedio e medio – basso rendendo l'imposta più equa".

Su questa punto ricorda che "il Pd propone di innalzare ladetrazione a 500 euro". Altra cosa, a suo dire, invece, "è l'abolizione totale dell' Imu sulle prime case. Le ingenti risorsenecessarie per esentare leabitazioni principali di valore piùelevato potrebbero essere meglio finalizzate utilizzandole per ridurre ilcarico fiscale sui redditi da lavoro e da impresa".