L'Italia nel 2012 si riconferma maglia nera d'Europa per l'evasione fiscale. Con un'evasione in crescita del 15,3%, con punte record nel nord dove ha raggiunto il 16,1%, l'Italia presenta un economia sommersa del 21,4% del prodotto interno lordo, pari a 346 miliardi di euro l'anno. Le imposte sottratte all'erario sono nell'ordine dei 181,7 miliardi di euro l'anno conteggiando sia quelle dirette che indirette. È quanto emerge da un'indagine presentata dall'Associazione Contribuenti Italiani.

L'economia sommersa dell'Italia è risultata circa il doppio di quella della Francia e della Germania.

Nella speciale classifica delle economie sommerse, l'Italia è seguita dalla Grecia con il 19,2%, Romania con il 19,1%, Bulgaria con il 18,5%, Slovacchia con il 17,6% e Cipro con il 17,2%. In Italia, in testa nel 2012, tra le regioni, dove sono aumentati numericamente gli evasori fiscali, risulta la Lombardia, con+16,1%. Secondo e terzo posto spettano rispettivamente al Veneto con + 15,9% e la Valle d'Aosta con +15,7%. La Lombardia, anche in valore assoluto, ha fatto registrare il maggior aumento dell'evasione fiscale: in percentuale, il dato lombardo aumenta, nel 2012, di circa il 16,3%.

In Italia i principali evasori sono gli industriali (32,5%) seguiti da bancari e assicurativi (32,4%), commercianti (10,7%), artigiani (9,5%), professionisti (7,6%) e lavoratori dipendenti (7,3%).



A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (32,5% del totale nazionale), seguito dal Nord Est (28,2%). dal Centro (21,1%) e Sud (18,2%).

Tra le aree di evasione fiscale analizzate, si evidenzia la crescita del lavoro sommerso. L'esercito di lavoratori in nero si gonfia sempre di più è composto da circa 2,9 milioni di persone, molti dei quali cinesi o extracomunitari.

In tale categoria sono stati ricompresi anche 850.000 sono lavoratori dipendenti che fanno il secondo o il terzo lavoro. Si stima un'evasione d'imposta pari a 34,3 miliardi di euro. In aumento anche l'economia criminale realizzata dalle grandi organizzazioni mafiose italiane e straniere (Russia e Cina in testa), che nel nord Italia è cresciuta del 18,7%. Si stima che il giro di affari non "contabilizzati" produca un'evasione d'imposta pari a 78,2 miliardi di euro l'anno.