Equitalia sempre meno amata dagli italiani, torna al centro dei riflettori per una vicenda che ha dell'incredibile: una signora si è vista ipotecare la casa dall'istituto a partire da un debito di 7 euro. Vediamo come una cosa simile sia potuta accadere.

La casa ipotecata da Equitalia appartiene a una signora che nel 1996 ha presentato una dichiarazione dei redditi congiunta insieme al proprio marito: il debito tributario della signora ammontava alla ridicola cifra di 14 mila lire, mentre quello del marito, che possedeva un'attività economica assai redditizia, a circa cento milioni delle vecchie lire.

Sembra incredibile che per un debito di 7 euro circa la signora si sia vista ipotecare la casa da Equitalia ma è quello che è accaduto, poiché presentando la dichiarazione congiunta (all'epoca) si era "era così obbligata al pagamento non solo delle proprie esigue imposte, ma anche di quelle ragguardevoli del marito", come ha spiegato l'avvocato Michele Minestrini.

La signora che ha subito l'ipoteca ha quindi posto l'immobile in un fondo patrimoniale nel 2003: tali beni immobili o mobili registrati che siano, non possono, ha spiegato l'avvocato, "essere intaccati per debiti" contratti per scopi estranei ai bisogni di famiglia. Nonostante questo Equitalia ha posto l'ipoteca sulla casa minacciando l'immediato pignoramento della stessa nel caso i debiti non fossero stati saldati.

La storia fa riflettere e infuriare molti: dobbiamo credere che Equitalia non sapesse che per legge quell'immobile era protetto? L'aggressione sul bene nondimeno c'è stata, nonostante quanto fatto dalla signora protagonista di questa storia che ha naturalmente deciso di appellarsi alla legge e ora è arrivato a conclusione tutto l'iter giudiziario della vicenda.

L'ipoteca posta sulla casa da Equitalia a partire da un debito di 7 euro, nonostante l'immobile fosse stato protetto in un fondo patrimoniale, è stata cancellata: lo ha deciso il tribunale di Ferrara accogliendo il ricorso della donna. Un nuovo clamoroso caso di atto posto in essere da Equitalia poi giudicato illegittimo.