In questi giorni l'attenzione dei media, nazionali edesteri, è stata catturata dalle elezioni politiche del nostro paese, mettendo, ovviamente,in secondo piano la situazione della Grecia, che però purtroppo non smette dipreoccupare il mondo intero.

Le notizie che nelle ultime ore ci vengono riportate da untam-tam, partito dalla rete, danno un quadro abbastanza preoccupante, di ciòche sta succedendo in Grecia. A quanto pare, la P.M.C. (Private MilitaryCompany) Blackwater, sta supervisionando la polizia ellenica, per proteggere ilparlamento e il governo, in caso di tumulti.

La notizia era già circolata l'anno scorso, quando in unarticolo della testata Athens News, viene evidenziata la notizia che lasicurezza del parlamento greco, sarebbe stata affidata ad una compagniaprivata, mentre le forze dell'ordine sarebbero state drasticamente ridotte.

Per capire quanto, in Grecia, la situazione siaparticolarmente difficile, dobbiamo sapere cosa è la Blackwater, ora conosciutacome Academi; si tratta di una compagnia militare privata, fondata nel 1997 daun ex Navy seal, Erik Prince. La compagnia, considerata una tra le piùimportanti polizie private del mondo, sale agli onori della cronaca durante laguerra in Iraq, anche se mai completamente confermato, quando fornisce all'amministrazionestatunitense, un migliaio di uomini, quasi tutti ex militari, per proteggere ifunzionari diplomatici.

Quello che invece emerge da fonti non ufficiali, ossia da exmembri pentiti dell'Academi, è che si tratta di una compagnia molto più segretadi ciò che appare, il suo fondatore si fa chiamare crociato di Cristo, e leideologie dei suoi sottoposti sono estremamente fondamentaliste. I mercenarivengono impiegati in operazioni clandestine e spesso sporche, motivo per ilquale hanno accesso a "segreti" che non conoscono nemmeno alcuni parlamentari.

Aquanto pare, sempre detto da ex componenti della compagnia, questi uomini,hanno licenza libera, possono ossia compiere, impunemente, qualsiasi atto cheporti al compimento della loro missione.

Questo quadro non èciò che si può definire confortante, se la Grecia ha avuto bisogno dirivolgersi ad un'organizzazione talmente segreta e potente, probabilmente labrace che cova sotto la cenere è lava; qui non si tratta più solo di gestireuna crisi economica, qui si parla di arginare, in ombra, un problema molto piùpericoloso di ciò che si vuole far sapere.

Quando parliamo della crisi ellenica, non possiamo nonriferirci alle speculazioni, alle notizie, prima date e in seguito smentite, riferiteall'accordo raggiunto con la Troika, una confusione che da una visione diassoluto caos; I greci già in ginocchio dopo due anni di austerity dovuta allepretese tedesche, vedono un futuro sempre più nero, sentendosi veicolati dallemanovre di Berlino, che vuole ulteriore controllo su Atene.

Un altro campanello d'allarme, addirittura una sirena, èscattata con la notizia delle aggressioni e gli arresti perpetrati neiconfronti di alcuni giornalisti indipendenti, quando si comincia a chiudere labocca all'informazione, tutt'intorno si alza una gran puzza di bruciato.