Ilcentro Studi di Confindustria ha delineato una situazione di "estrema debolezzae fragilità" con una stima del PIL per il 2013 in peggioramento.

Gli economistihanno rilevato che il calo del PIL nell'ultimo trimestre 2012 dello 0,9% siastato superiore alle attese e risente dell'anomalo dato del trimestreprecedente, lasciando per il 2013 una variazione acquisita di -1% che costringea una revisione in negativo delle previsioni.

Confortante è la previsione secondo cui gliindici anticipatori confermano dei progressi nei mesi a venire sia nelladomanda interna sia nell'attività economica generale, grazie all'andamento delsettore manifatturiero che beneficia della ripartenza degli ordini dall'estero,mentre restano sempre in difficoltà il settore dei servizi dellecostruzioni.

Il Centro Studi (Csc)sottolinea come il mercato del lavoro sia fortemente in crisi, registrando unforte calo degli occupati nell'ultima parte del 2012; malgrado il tasso didisoccupazione nell'ultimo trimestre del 2012 sia rimasto costante all'11,2%,+0,5% rispetto al trimestre precedente, negli ultimi due mesi del 2012 ilnumero dei posti di lavoro persi è uguale a 186 mila unità (- 104 mila anovembre e -82 mila a dicembre).

Secondo l'Associazione degli Industriali ainfluenzare i dati relativi all'industria e al mercato del lavoro è anche lamancanza di credito alle industrie: i prestiti alle aziende sono ancora scesi adicembre dello 0,2%, addirittura -4,8% rispetto al picco registrato nelsettembre 2011, i tassi pagati sono saliti al 3,7% con uno spread sull'Euriborche continua a salire anche a dicembre di 3,5 punti percentuale.