Siamo in piena campagnaelettorale per le Elezioni politiche 2013, che porteranno al rinnovo dei duerami del Parlamento e Silvio Berlusconi, per l'ennesima volta alla guida delPdl, nella prospettiva di una eventuale vittoria della forza politica di cui hala leadership indiscussa da un ventennio, si dichiara pronto ad abolire l'IMU sulla prima casa, direcente introdotta dal governo Monti, e non solo: il Cavaliere manifesta lanecessità di mettere mano ad un condonofiscale, motivando la misura con la mancanza di liquidità in circolazione.

"Delcondono c'è assolutamente bisogno – dichiara – e se avrò la maggioranza verràfatto.

La situazione è veramente drammatica ed una delle tante cause è – appunto – la mancanza di liquidità. lebanche – aggiunge il leader del PDL – con molta difficoltà fanno nuovi prestitiperché pensano di non poter riavere indietro i soldi". Insomma il Cavalierepensa che attraverso il condono fiscale si possa ottenere il risultato dilasciare qualcosa in tasca agli italiani, contrastando così la crisi diliquidità in atto, che inevitabilmente ha effetti negativi anche sui consumi.

L'esternazione berlusconianasuscita la reazione stizzita di Mario Monti e Gianfranco Fini rincara la dose: "Berlusconiammicca agli evasori". L'esponente del PD Anna Finocchiaro afferma espressamente: "Michiedo fino a quando gli italiani dovranno sopportare le devastanti bugie delCavaliere".

Pier Luigi Bersani è sintonizzato sulla stessa lunghezza d'onda degli altri elo slogan che preferisce adottare recita chiaramente: "Mai più condoni". Illeader del PD chiarisce che la lotta all'evasione resta un tassellofondamentale del suo programma di governo anche se si affretta a chiarire, conla consueta pacatezza, che nelle sue intenzioni non c'è di sicuro l'aspirazione a "fare il Robespierre", bensì quella diaffrontare con serenità, ma al tempo stesso con determinazione la questionedella "fedeltà fiscale" italiana.

Le reazioni alle dichiarazioni di Berlusconi non sonotuttavia limitate solo agli ambienti della politica italiana. Anche ilProcuratore Generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, stimolato daintervistatori de Il Sole 24 Ore si pronuncia sull'argomento "condono"affermando che non si tratterebbe affatto di una misura infondata: il condonofiscale, afferma Nottola, avrebbe una fondamentale funzione in questo momento,quella di consentire la deflazione del contenzioso tributario.

A novembre 2012,del resto, da una analisi compiuta da Synergia Consulting Group sui dati dellaDirezione della Giustizia Tributaria del Ministero dell'Economia e delleFinanze (aggiornati a ottobre 2012), era emerso che negli ultimi 10 anni icontenziosi tra cittadini e fisco si sono dimezzati, ma il numero resta sempremolto alto. Nel 2011 i fascicoli aperti erano in totale 871.127. Conquesti numeri l'Italia è il Paese, che dal punto di vista del contenzioso tributario,presenta il più elevato tasso di litigiosità fra quelli dell'UE, conprocedimenti che sono inoltre fra i più lunghi di tutta l'Eurozona e che in 6casi su 10 si concludono con una decisione in favore del cittadino.