Nuovo declino per gli Italiani, l’anno appena iniziato oltre agli aumenti sulle bollette, sarà contrassegnato da 3 nuove tasse, che faranno salire la pressione fiscale dal 44,7% al 45,3%, segnando un record assoluto. Le nuove tassazioni riguarderanno soprattutto le case all’estero (Ivie), la tassa sui rifiuti (Tares) e le transazioni finanziarie (Tobin Tax).

Tobin Tax: entrerà in vigore a marzo per le (Azioni), e a luglio per i (Derivati), le aliquote sono rispettivamente dello 0,12 % per la prima, e dello 0,22 per la seconda, e non saranno applicate su ogni singolo cambio, ma sul valore reale della transazione, con un introito per lo stato di circa 1.088 miliardi di euro l’anno.

Dalla nuova imposta saranno esclusi: gli intermediari "market maker", gli istituti di previdenza obbligatoria, tutte le operazioni di successione o donazione e quelle sui titoli emessi da società medie o piccole.

Ivie: si paga sugli immobili che si trovano all’estero, e il valore d’imposta (0,76%), è calcolato sul costo risultante all’atto d’acquisto, e in mancanza di questo si utilizzerà il valore di mercato del luogo ove è situato l’immobile.

È prevista una detrazione dello 0,4% per gli immobili adibiti ad abitazione principale per chi lavora all’estero per conto dello stato italiano, e anche in questo caso si applicano le detrazioni di 200 euro e di 50 per ogni figlio minore di 26 anni che dimora nell’abitazione (analoghe all’Imu) e se l’importo è inferiore a 200 euro, l’imposta non va versata.

Tares: La nuova imposta, che sostituisce la vecchia (Tarsu), porterà un imponente aggravio di spesa (80 euro a bolletta) sulle famiglie, peraltro già penalizzate dagli aumenti sulle tassazioni comunali, Imu, Tassa Rifiuti e Addizionale Irpef.

In dettaglio la nuova tassa nel 2013, costerà mediamente circa 350€ in più rispetto alla precedente, soprattutto sui redditi da lavoro dipendente e sui pensionati, con un introito per lo stato di 9,5 miliardi di euro, che sommata alla tassazione locale in corso, incideranno in termini di pressione fiscale oltre 1.700 euro annuo su ogni nucleo famigliare.

Una leggera boccata d’ossigeno dovrebbe arrivare con l’attuazione del fondo per il calo delle tasse su “famiglie e imprese”, attivo già dai primi giorni dell’anno nuovo, che vedrà confluire il ricavato del redditometro e della lotta all’evasione.