Lepolemiche riguardo al nuovo Redditometro 2013 non si sono mai placatee ora, come riporta il Corriere della Sera, è arrivato il primoricorso alla giustizia amministrativa.

Adusbef, associazione dei consumatori, ha già fatto ricorso alla giustiziaamministrativa impugnando il decreto ministeriale sul redditometro,che sarebbe “affetto da rilevanti vizi di illegittimità, anche diordine costituzionale, che invece di contribuire alla lottaall'evasione e all'elusione fiscale, sta ottenendo l'effetto di unulteriore risentimento dei contribuenti onesti, spesso perseguitati,verso il Fisco e un vero e proprio Stato di polizia fiscale”.

Cheproblemi presenterebbe il Redditometro 2013?

Ebbene,per l'Adusbef il nuovo Redditometro 2013 sarebbe “in paleseviolazione degli articoli 3, 24 e 53 dellaCostituzione e dello Statuto dei diritti del contribuente, poichépone a carico del cittadino contribuente l'onere della prova, che inqualsiasi civiltà giuridica dovrebbe essere posto in capoall'amministrazione pubblica, la quale dispone di strumenti invasivie di accesso ai conti correnti bancari e postali, non c'entra nullacon la lotta all'evasione, assomigliando a uno strumento coercitivoteso a terrorizzare i contribuenti onesti piuttosto che gli evasori”.

Contrariamenteil vicedirettore dell'Agenzia delle Entrate, Marco Di Capua,tranquillizza spiegando che se un contribuente non si riconosce neldato, potrà fornire tutte le sue verità, anche non documentate: “Seuna persona non spende per alimentari perché va a mangiare tutti igiorni dalla madre che abita nello stesso pianerottolo, ad esempio,potrà portare questa motivazione”.