Slitta di nuovo il pagamento della prima rata della Tares,che come ormai è noto a tutti è la nuova tassa sui rifiuti. Infatti cosi comeaveva proposto la commissione Ambiente si è deciso di posticipare il pagamento della prima rata a luglio. Insomma,sembra che si riesca proprio trovare un accordo su quando i cittadini dovrannopagare questa famigerata tassa; infatti in un primo momento si era deciso pergennaio, poi si era spostato il tutto ad aprile ed ora si è arrivati a luglio.

Si è parlato molto dell'entrata in vigore di questo nuovo esalato balzello; infatti se il testo della norma che prevede l'introduzionedella Tares non subirà modifiche, lanuova tassa sui rifiuti costerà complessivamente quasi 2 miliardi di euro inpiù rispetto alle vecchie Tarsu e Tia.

E' quanto emerge da una recente indagine condotta dalla Cgiadi Mestre, secondo le cui stime l'aggravio medio per le famiglie sarà circa del29%. La Cgia infatti fa sapere che l'aumento sarà di 1,9 miliardi di eurorispetto alle precedenti Tarsu e Tia, un aumento che porterà un gettitocomplessivo allo Stato di circa 8 miliardi. "E' inaccettabile – afferma ilsegretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi – subire aumenti di questo tipo,quando negli ultimi cinque anni di crisi economica la produzione dei rifiutiurbani è diminuita del 5% e l'incidenza della raccolta differenziata, che haconsentito una forte riduzione dei costi di smaltimento, è aumentata del30,5%".

Purtroppo il quadro che si delinea sarà questo, e a meno chenon saranno apportate delle modifiche, la Cgia sottolinea che questi sarannogli effetti economici della Tares sulle singole unità immobiliari: su uncapannone di 1.200 mq l'aggravio sarà di 1.133 euro +22,7%, su un negozio di 70mq la Tares costerà 98 euro in più +19,7%, su una abitazione civile di 114 mql'applicazione della nuova tassa sui rifiuti comporterà un aumento di spesa di circa 73 euro +29,1. Insomma, una bella stangataper i contribuenti.