Conl'arrivo del redditometro ormai i cittadini devono fare attenzione a tutte ciòche spendono e come spendono. Gli esperti consigliano di conservare scontrini, ricevute, fatture, insommatutto ciò che dimostra in che modo spendiamo i nostri soldi.

La Cassazione però dauna mano al contribuente in questo senso: è proprio necessario conservaretutto? Secondo una recente sentenza della Cassazione la n. 23554/2012, quella del redditometro èsolo una simulazione e che a fornire elementi per dimostrare che si è in regolanon deve essere solo il contribuente ma anche l'amministrazione.

E' importante fare delle valutazioni anche tenendo contodelle diverse tipologie di spesa, per questo non è sempre detto che gliscontrini e le ricevute saranno ritenuti sufficienti dall'agenzia delle Entrate.Infatti, qualora ci si trovasse a dover giustificare le proprie spese, il contribuente potrebbe dimostrare cheil finanziamento delle spese è avvenuto con redditi diversi da quelli possedutinel periodo d'imposta, ad esempio grazie a dei risparmi. Per questo forse piùimportanti di scontrini e ricevute sono gli estratti conto dei vari anni in modo da poter dimostrare che isaldi disponibili sono diminuiti perché si è attinto al conto per fare dellespese,oppure che il finanziamento è avvenuto da parte di soggetti diversi dalcontribuente ad esempio genitore, parente, coniuge, ecc.

In questo caso, bisognaconservare copia di bonifici o assegni, o anche la dimostrazione che il finanziamento è avvenuto con redditi esenti osoggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o legalmente esclusi dallaformazione della base imponibile, come ad esempio borse di studio, vincite,pensioni di guerra, ecc.

E' importante conservare anche ricevute di pagamento dellebollette domestiche, in caso di eventuali errori; ricevute pagamento di viaggie vacanze; pagamento di rette scolastiche e asili nido; scontrini per acquistoarredi ed elettrodomestici, spese che sono al di fuori dell'ordinariaamministrazione.

In caso di acquisti di beni semplici, invece, non bisognasempre conservare scontrini, ricevute o fatture di spese per abbigliamento, alimentari, ecc.,se poi l'importo è maggiore di 3.600 euro:non serve conservare nulla poiché l'informazione sarà già in possesso dell'anagrafetributaria.