Il nuovo redditometro e i controlli che attendono gli italiani a primavera coinvolgono anche gli animali domestici: tra le prime conseguenze, diminuiscono i microchip per l'identificazione dell'animale e del proprietario, mentre tutti protestano, cittadini comuni, veterinari, animalisti.

Il nuovo redditometro 2013 sta alimentando un clima di tensione in Italia, soprattutto per via dei controlli che INPS e Finanza porteranno avanti nei prossimi mesi. Tra i parametri che verranno utilizzati per i controlli vi è anche il possesso di animali domestici.

Secondo molti, inserire il controllo sugli animali di compagnia è un grave errore. Le principali sigle dei veterinari, la Anmvi e la Fnovi sono molto preoccupate: diminuiscono i microchip sugli animali in un trend che, è facile intuirlo, continuerà a crescere per tentare di evitare problemi durante i controlli per il nuovo redditometro. L'Anmvi, prendendo a esempio il caso di un cittadino di Cremona che si è rifiutato di far applicare come da legge il microchip al proprio cane per timore dei controlli del redditometro, ha dichiarato: "L'episodio di Cremona costituisce una evidente distorsione del rapporto tra sanità veterinaria e fisco. L'identificazione del cane con microchip e la sua registrazione all'anagrafe canina regionale sono obbligatorie, ma l'Agenzia delle Entrate vanifica gli sforzi di osservanza delle leggi di sanità animale.

Uno strabismo istituzionale assurdo". E il presidente di Fnovi, Gaetano Penocchio, ha a sua volta dichiarato che "inserire le spese veterinarie nel redditometro produce dei danni gravissimi agli animali che vivono nelle nostre case".

Il nuovo redditometro del 2013 preoccupa un numero di italiani sempre maggiore. Tra gli effetti si nota in questi giorni l'incremento delle vendite dei beni di lusso per evitare i controlli, ma su un periodo di tempo più ampio gli effetti, secondo molti, saranno ben più evidenti.

Secondo l'ultimo rapporto Assalco-Zoomark il 42% delle famiglie in Italia possiede almeno un animale domestico. L'idea degli animali posti sotto controllo dal nuovo redditometro non piace davvero a nessuno: le polemiche scoppiate in questi giorni conoscono toni accesi e, c'è da scommetterci, dato l'argomento delicato, non si placheranno facilmente.