A sorpresa il consiglio dei ministri approva la riduzione di unpunto dell'Irpef sulle prime due fasce di reddito che, rispettivamente, passanodal 23 al 22% e dal 27 al 26%. La motivazione del governo sta nelle migliorate condizioni intermini di minor pagamento sugli interessi dei titoli di Stato per effetto dell'abbassamentodello Spread. 

Arriva però anche una notizia non molto positiva: da luglio infatti è previsto un aumento di un punto dell'Iva, fatto che comporterà un aggravio intermini di potere d'acquisto da parte dei consumatori. Così, mentre da un lato i consumi dovrebbero accrescersi, con unbeneficio indiretto sull'occupazione, dall'altro i prezzi dovrebbero salire,con un incremento dell'inflazione.

La riduzione dell'Irpef viene vista dal governo, come la prova positivache la politica fino ad ora svolta può pagare, se viene condotta in manierada creare effetti benefici sul bilancio dello Stato.



All'interno dello stesso decreto legge sviluppo varato dalgoverno, il ministro della salute Renità Balduzzi, è disposto a rivedere itagli all'area sanità. Nel corrente anno 2013 questi tagli, saranno sicuramente lievi,per raggiungere poi il miliardo di euro quando il provvedimento sarà entrato a regime. Il ministro Balduzzi ha voluto però far notare che nel complesso, la nostrasanità, pur con alti e bassi, rimane tra le primissime in Europa nelrapporto tra prestazioni e costi.