L’inizio di un nuovo anno è generalmente il periodo ideale per tracciare un bilancio di quello appena concluso e a questo non ha fatto eccezione il governo Monti che nel documento “Analisi di un anno” ha illustrato il lavoro svolto nel 2012. Nella relazione stilata dagli esperti viene posto l’accento sulla stabilizzazione dei conti pubblici e sulla riduzione dei tassi d’interesse che dovrebbero limitare il rischio di ulteriori manovre da introdurre in futuro.

Sul sito ufficiale del governo è stato compilato un lungo elenco di voci che mostrano i risultati raggiunti  spiegando nel dettaglio tutti i successi e le missioni portate a compimento.

I sacrifici imposti agli italiani hanno avuto degli effetti significativi come l’abbassamento dello spread e il miglioramento delle prospettive economiche tanto che la linea generale che si evince dal documento è quella di un cauto ottimismo per il futuro con alcuni miglioramenti che dovrebbero essere parte integrante dell’anno appena iniziato.

L’obiettivo principale del 2013 è quello di ridurre la pressione fiscale, in modo particolare quella applicata alla fasce più deboli della popolazione. Il calo dovrebbe essere di circa un punto percentuale e dovrebbe avere inizio dalle aliquote più basse in modo da coinvolgere, come detto, le famiglie meno abbienti. Altro punto da portare avanti è quello della “spending review” sulla quale sarà necessario insistere per vederne più avanti i primi frutti concreti.

Sul tema non dovrà essere fatto alcun passo indietro ma insistere, nonostante le opposizioni di chi non vuole facilmente rinunciare alla propria posizione di vantaggio.

Altro settore evidenziato nella relazione del governo è quello dei servizi pubblici locali che vengono descritti come essere spesso scadenti e quindi con grave danno dei cittadini che ne usufruiscono.

In questo caso sarebbe dunque il caso di aprire alla concorrenza ricorrendo al concetto di liberalizzazione per migliorarne il servizio e ridurne i costi. In modo particolare il riferimento è alla distribuzione dei carburanti e alla situazione delle poste per le quali viene proposta la separazione tra Banco-Posta e Poste Italiane.

Nel complesso il bilancio del governo esprime una situazione in via di lento ma graduale miglioramento. Il peggio sembra dunque alle spalle con le prospettive di una ripresa economica che dovrebbe vedere i primi passi già nel 2013 per poi continuare nel corso dei prossimi anni. Non ci resta che attendere i prossimi mesi per verificare se queste previsioni saranno state azzeccate oppure se il passaggio a una condizione economica più agevole sarà ancora rimandato nel tempo.