La legge 221 del 18/12/12, cd "Decreto Sviluppo Bis" ha incentivato la nascita delle Start-Up innovative.

Sembra, quindi, questo il momento giusto per avviare un'azienda che abbia come oggetto la produzione, lo sviluppo, la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia. Ritengo che questa sia un'ottima occasione per coloro che vogliono realizzare il proprio progetto o che, magari travolti dalla tragica mancanza di occasioni di lavoro, vogliano realizzare il progetto di mettersi in proprio, anche come occasione di auto-impiego.



I requisiti previsti per poter usufruire dei benefici che verificheremo in seguito sono:

A) i soci, persone fisiche, detengono al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi, la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria dei soci;

B) è costituita e svolge attività d'impresa da non più di quarantotto mesi;

C) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;

D) a partire dal secondo anno di attività della start‐up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dall'ultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dell'esercizio, non è superiore a 5 milioni di euro;

E) non distribuisce, e non ha distribuito, utili;

F) ha, quale oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;

G) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda.



H) possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti

1) le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 20 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start‐up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per l'acquisto e la locazione di beni immobili.

Ai fini di questo provvedimento, in aggiunta a quanto previsto dai principi contabili, sono altresì da annoverarsi tra le spese in ricerca e sviluppo: le spese relative allo sviluppo precompetitivo e competitivo, quali sperimentazione, prototipazione e sviluppo del business pian, le spese relative ai servizi di incubazione forniti da incubatori certificati, i costi lordi di personale interno e consulenti esterni impiegati nelle attività di ricerca e sviluppo, inclusi soci ed amministratori, le spese legali per la registrazione e protezione di proprietà intellettuale, termini e licenze d'uso.

Le spese risultano dall'ultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start‐up innovativa;

2) impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un'università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all'estero;

3) sia titolare o depositario o licenziatario di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti all'oggetto sociale e all'attività d'impresa.

Fra gli incentivi degni di nota, va segnalato:

  • credito d'imposta del 35% sulle assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato fino ad un massimo di 200mila euro annui per ogni impresa;
  • esenzione da imposta di bollo e diritti di segreteria dovuti per l'iscrizione al registro delle imprese e dal diritto annuale alle camere di commercio (comma 8 art. 26);

Per chi investe in Start-Up, è previsto che:

  • dal 2013 al 2015 detrazione Irpef del 19% sulle somme investite in start up innovative, l'investimento massimo detraibile è di 500mila euro per periodo d'imposta e deve essere mantenuto per almeno due anni;

  • dal 2013 al 2015, se l'investitore è una società, non concorre alla formazione del reddito d'impresa il 20% della somma investita,investimento massimo, 1,8 milioni di euro per periodo d'imposta, da tenere per almeno due anni, l'agevolazione non si applica alle società di gestione del risparmio;

  • sconti più alti per investimenti in start up a vocazione sociale e per quelle ad alto valore tecnologico del settore energetico (25% la detrazione per le persone fisiche, 27% la deduzione per le società).