La dichiarazione Imu dovrà essere presentata entro il 4 febbraio 2013 per chi ha maturato i requisiti dal 1 gennaio al 5 novembre 2012. Per gli altri, invece, esiste una proroga di altri 90 giorni: ad esempio, in caso di acquisto di un'abitazione in data 21 novembre 2012, il termine per la presentazione della dichiarazione sarà il 21 febbraio 2013.

La dichiarazione va presentata al Comune in cui è ubicato l'immobile, ma per fortuna possono stare tranquilli i titolari della sola abitazione principale, in quanto l'obbligo non li riguarda: l'obbligo di presentazione della dichiarazione, infatti, solo sorge solo nei casi in cui siano intervenute modifiche rispetto alle dichiarazioni Ici già presentate ed in genere quando le variazioni non sono conoscibili dal comune per mancanza delle informazioni necessarie per verificare il corretto adempimento dell'obbligo.

In particolare, è necessario sottolineare che per la dichiarazione Imu valgono le stesse regole vigenti al tempo della dichiarazione Ici:  per questo motivo i contribuenti che non hanno modificato la propria situazione immobiliare non devono presentarla. Non deve presentare la dichiarazione nemmeno chi ha modificato la propria mappa catastale in quanto all'Agenzia del Territorio risulta una nuova rendita. Non la deve presentare neanche chi gode di detrazioni per figli a carico perché le informazioni sono estratte dall'anagrafe.

Infine, tutti gli atti che transitano dal sistema notarile del Mui (modello unico informatico) – come ad esempio una compravendita – non vanno denunciati, in quanto sono disponibili ai comuni tramite l'interscambio dei dati catastali.

Rimane quindi l'obbligo di presentazione della dichiarazione Imu per tutti gli altri, ed in modo particolare per chi ha cambiato la propria situazione immobiliare a causa di una compravendita, eredità o variazione della residenza nel caso in cui l'atto notarile non sia transitato attraverso il Mui; chi beneficia di riduzioni di imposta, come per gli immobili degli enti non commerciali; i coniugi che risiedono in distinte abitazioni, per verificare quale dei due ha diritto alle riduzioni prima casa; i proprietari di immobili locati; chi ha acquistato un'area edificabile; gli immobili di soggetti Ires; infine i proprietari di case inagibili.