L'anno appena trascorso sarà ricordato dagli italiani per le batoste subite a seguito del pagamento delle delle tasse a cui hanno dovuto far fronte e il 2013 non si preannuncia facile tra Tares, rincaro Iva, Tobin tax, ecc.

Alla luce degli scenari poco incoraggianti, gli italiani si stanno ingegnando in tutti i modi per far cassa e non intaccare i risparmi accumulati in una vita. Per tale motivo molti stanno mettendo a reddito parte dell'immobile in cui vivono. Secondo alcuni siti specializzati nel settore immobiliare è cresciuto del 14 percento nell'ultimo anno e quasi del 30 negli ultimi 24 mesi il fenomeno di chi affitta una parte della casa, solitamente una singola stanza, per ricavarne una piccola ma importante fonte di reddito aggiuntivo.

Si parla di un introito mensile stimabile tra i 170 e anche più di 500 euro mensili, si tratta principalmente di stanze affittate a lavoratori con settimana corta ritenuti meno invadenti degli studenti. La formula della coabitazione permette una buona dose di flessibilità  tra le parti e si stima che oltre il 50 per cento dei contratti non siano registrati.

La formula non si ferma solo ed esclusivamente al mercato residenziale, ma sta prendendo sempre più piede anche per quanto riguarda stanze ad uso ufficio. In questi casi si tratta di imprenditori o piccole società che, a fronte dei cali di lavoro o di personale registrati ultimamente, dispongono di spazi da concedere in locazione ad altri professionisti o freelance.

In questi casi ci sono i presupposti per beneficiare di  economie di scala, si creano infatti  interessanti sinergie di spazi tra sale riunioni e sale break, sinergie di tecnologie tra connessioni, stampanti e di personale amministrativo in condivisione. Gli italiani sanno sempre come ingegnarsi in periodi di crisi, è anche  questa la forza del nostro paese.