Il Decreto Bersani sulla liberalizzazione del pane stabiliva le procedure semplificate per l’apertura di un panificio. In questo modo, il cittadino, libero da tutti quegli adempimenti burocratici, era invogliato a costruire più panifici e, quindi, ad aumentare i punti vendita del prodotto favorendo la concorrenza con una conseguente abbassamento e contenimento dei prezzi. Così facendo, il Governo (allora Presidente del Consiglio era Prodi) pensava di fare gli interessi del popolo. Non fu così. l’iniziativa si rivelò un grande fallimento e il prezzo del pane salì alle stelle, rimanendo tutt’oggi molto alto.

Il Decreto non ha realizzato nessun beneficio per le famiglie, anzi, ha peggiorato l’economia domestica degli italiani meno abbienti. In seguito, furono liberalizzate anche le polizze RC auto e la vendita dei carburanti. Anche se il provvedimento fu varato dal Governo Berlusconi, il risultato è sempre stato pessimo. Il costo delle assicurazioni è aumentato in alcune province del 50% e, quello della benzina oggi sfiora i due Euro/litro. Il colpo di grazia è stato sferrato ultimamente dalla scellerata politica economica di Mario Monti che tutti conosciamo.

Non ci vuole molto a capire che in Italia la liberalizzazione non produce benefici ai cittadini, ma soltanto alle Aziende. Eppure, sarebbe molto semplice avviare una politica della liberalizzazione o privatizzazione che si voglia, tale da far entrare in concorrenza le Aziende fornitrici di beni e servizi di prima necessità.

La soluzione è molto semplice. Il principio è di far entrare in concorrenza lo Stato, con le Aziende private. Ovvero, creare un mercato parallelo Pubblico, dove lo Stato, unico Organo deputato alla tutela e al benessere dei Cittadini, possa fornire gli stessi Servizi a un prezzo inferiore rispetto ai privati. Così facendo, scatterebbe una politica al ribasso dei prezzi che, metterebbe in moto l’economia di tutti i settori, determinando un aumento sensibile del PIL e il miglioramento economico delle classi sociali meno abbienti.

Un’Agenzia Pubblica per la stipulazione delle polizze RC auto, una catena Statale di distributori di carburante, il ripristino delle farmacie Comunali e il prezzo imposto per i beni di prima necessità - in altre parole, adottando il principio del farmaco generico. Ecco i modelli da seguire per mettere anche sul mercato i prodotti generici prima necessità, prezzati e controllati dallo Stato, come pane, pasta. latte. olio, zucchero e farina. Questi pochi e semplici accorgimenti riuscirebbero a dare una sterzata notevole all’economia Italiana e, un grande aiuto alle famiglie povere.