Nonostante l’incremento dei controlli e le misure di prevenzione più severe, non accenna a diminuire il fenomeno dell’evasione fiscale nel nostro Paese. Infatti dai dati raccolti dalla Guardia di Finanza sono 41 i miliardi di Euro che sono stati sottratti allo stato e di questi 28 quelli non denunciati e 13 quelli esportati all’estero. Inoltre 1 scontrino su 3 risulta irregolare mentre continuano ad essere numerosi i casi in cui non viene emesso dal commerciante di turno. Non mancano poi professionisti che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi che contribuiscono a diversificare la figura dell’evasore fiscale che ha ormai assunto meccanismi nuovi e a volta anche molto sofisticati.

Gli evasori scoperti sono stati circa 7.500, un numero in linea con quello emerso nel 2011. E’ aumentata però la cifra che non è entrata nelle casse dello Stato che è passata dai 21 miliardi di Euro dell’anno passato ai 28 miliardi di quello attuale. A questo bisogna aggiungere 600 milioni di Euro di IVA non pagata in seguito a fatture false emesse verso società senza struttura operativa su tutto il territorio della Comunità Europea.

Le denunce a carico di persone accusate di reati tributari sono state oltre 10.000 e tra queste 150 sono state tratte in arresto. Le denunce per frodi contro il fisco sono state 375 mentre l’Agenzia delle Entrate ha ricevuto segnalazioni per oltre 170 milioni di Euro di basi imponibili sottratti all’imposizione fiscale.

Di contro c’è da segnalare come ammonti a 2 miliardi e 300 milioni il valore dei beni confiscati dai finanzieri anche se poi solo 900 milioni sono stati effettivamente incassati dallo Stato.

In aumento anche la mole di denaro trasferita indebitamente all’estero che diventa decisamente difficile riuscire a recuperare. Diversi sono i sistemi illeciti per portare capitali fuori dai nostri confini tra cui la residenza fittizia al di fuori dell’Italia, la creazione di organizzazioni non dichiarate che omettono di segnalare i redditi provenienti dal nostro paese fino al “transfer pricing” che viene generalmente usato da alcune multinazionali e consiste nell’applicare al denaro una tassazione sui rami esteri.

Rimane sempre attivo il trasferimento di denaro nei paesi confinanti con l’Italia, in modo particolare in Svizzera, tanto che sono stati circa 4.000 i controlli transfrontalieri effettuati che hanno portato all’accertamento di 2.180 violazioni e al recupero di circa 44 milioni di Euro.

Il rapporto della Guardia di Finanza evidenzia anche i controlli effettuati sugli scontrini emessi dagli esercizi commerciali.

Sono stati setacciati un po’ tutti i settori, in modo particolare quello del turismo e della ristorazione, e ammontano a circa 410.000 i controlli strumentali su scontrini e ricevute dei quali circa 135.000 sono risultati irregolari. Sono state 4.400 le proposte presentate a carico degli esercizi commerciali che hanno commesso almeno 4 mancate emissioni negli ultimi 5 anni. Molto alti anche i numeri relativi al lavoro nero dal momento che sono stati scoperti 27.000 lavoratori non in regola che hanno causato la denuncia di 6.000 datori di lavoro.

Tutti questi numeri sottolineano come l’evasione fiscale nel nostro paese sia più viva che mai comportando un grave danno alle casse dello stato e ai servizi per i cittadini. Un motivo di rammarico in più in un periodo di forte crisi economica come quello in cui stiamo vivendo.