L’Accertamento Sintetico dell’Agenzia delle Entrate è previsto dal Dl. n. 78/2010 e tiene conto di cento voci di spesa e si applica dall’anno d’imposta 2009. La ricostruzione del reddito non si basa, come nel passato, su presunzioni originate da coefficienti ma su spese sostenute e spese medie di tipo corrente che risultano dall’analisi annuale Istat.

E’ previsto il doppio contraddittorio obbligatorio con il quale l’Agenzia è tenuta a dialogare con il contribuente, in tal modo, in fase preventiva, gli chiede di fornire i chiarimenti e integrare con i dati in suo possesso quelli a disposizione dell’Amministrazione delle Entrate e, in una seconda fase, definisce la ricostruzione del reddito in adesione.

Il contribuente può sempre fornire la prova contraria prima della quantificazione della pretesa.

Il nuovo Accertamento Sintetico, in dettaglio:

- Valuta 100 voci di spesa raggruppate in macro-categorie (acquisto beni durevoli, trasporti, abitazione, alimenti, bevande, abbigliamento, calzature, combustibili ed energia, mobili, elettrodomestici e servizi per la casa, sanità, comunicazione, istruzione, tempo libero, cultura, giochi, altri beni e servizi).

- Considera la composizione e l’area geografica di appartenenza della famiglia, secondo classificazione Istat.

- E’ previsto il doppio contraddittorio con il contribuente.

- La ricostruzione del reddito avviene: a) su spese che risultano da dati disponibili o da informazioni presenti in Anagrafe Tributaria; b) su elementi certi cui si applica un valore rilevato dall’Istat o da analisi di operatori economici del settore; c) spese medie correnti risultanti dall’indagine annuale Istat; d) incrementi patrimoniali dell’anno; e) risparmio dell’anno.

- I dati e le informazioni utilizzate dall’Agenzia delle Entrate provengono da Enti, operatori di settore e campagne di raccolta sul territorio (immobili, autoveicoli e natanti, titoli, contratti di assicurazione, appalti non registrati, atti del registro, beni in godimento ai soci, leasing e noleggio, possesso di cavalli, spesometro, dia, emolumenti a professionisti di strutture sanitarie private, contributi previdenziali INPS e altri contributi previdenziali, licenze, utenze, mutui, bonifici bancari per ristrutturazioni, risparmio e movimenti bancari, tour operator, ecc.) e da ciò che dichiara il contribuente con i rispettivi modelli di dichiarazione.