Il versamento dell’unica o seconda rata dell’acconto Irpef 2012 va effettuato con il mod. F24 (esclusivamente in via telematica per i possessori di partita IVA) utilizzando il codice tributo 4034. A differenza di quanto avviene per il saldo e per il primo acconto, le somme derivanti dal secondo acconto non sono rateizzabili, mentre è ammessa la compensazione.

Sono chiamati alla cassa in genere tutti coloro che dall’Unico PF 2012 risultano debitori d’imposta, ma anche coloro che pur essendovi obbligati non hanno presentato la dichiarazione. In quest’ultimo caso la base su cui calcolare l’acconto sarà data dal reddito complessivo che avrebbe dovuto essere dichiarato.

In generale, si calcola la misura dell’acconto in base alla dichiarazione dei redditi presentata, verificando quanto si è indicato in Unico PF 2012 (c.d. metodo storico) in particolare, per l’acconto Irpef, al rigo "Differenza" del mod. UNICO PF 2012.

Questa modalità però va bene prevalentemente per coloro che hanno un quadro reddituale costante; al contrario, il contribuente che ha o si attende un risultato economico variabile può decidere di determinare l’acconto in via presuntiva, con il c.d. metodo previsionale, ossia stimando l’imposta dovuta per il 2012.

In genere il metodo previsionale viene utilizzato se nel 2012 si presume di conseguire un reddito inferiore rispetto al 2011, è questo infatti il caso in cui il metodo previsionale conviene, poiché è consentito: effettuare un versamento in misura inferiore rispetto a quanto risulterebbe dovuto applicando il metodo storico; oppure addirittura non effettuare alcun versamento.

Questo secondo procedimento è ovviamente più rischioso poiché, comportando la riduzione o l’omissione del secondo acconto, in caso di errore, conduce all’applicazione della sanzione del 30% dell’importo non versato.