E’ stata approvata col pacchetto di delega fiscale una misura che permette la possibilità di scaricare scontrini e ricevute e quindi di stimolare i consumi delle famiglie e allo stesso tempo di erodere in maniera decisiva il sommerso. La misura intende abolire il conflitto di interesse fiscale, cioè la contrapposizione dell’interesse del venditore con quello del compratore. E’ possibile detraendo dalla dichiarazione dei redditi gli scontrini e le ricevute di una serie di spese, come avviene già adesso in parte  per le spese mediche.

Il meccanismo è contenuto nel disegno di legge delega fiscale che ha avuto il via libera della Commissione Finanze al Senato e la cui approvazione definitiva è attesa per il periodo natalizio.

In seguito sarà compito del Governo stabilire quali spese potranno rientrare nell’agevolazione. Il funzionamento è per certi versi basilare:  le famiglie e i privati vengono equiparate alle imprese  che pagano le tasse sull’utile prodotto.

Col meccanismo i consumatori avranno la possibilità di abbattere il proprio carico fiscale detraendo o deducendo alcune spese anche parzialmente. Così facendo sarà automatico e naturale richiedere scontrini e ricevute per ogni acquisto o prestazione ricevuta . Il minor gettito generato dal riconoscimento degli sgravi sarebbe colmato dall’emersione di una mole , prima in nero, di operazioni e transazioni varie.  Il meccanismo, già di successo ad esempio negli Usa, permetterebbe il recupero di buona parte dell’Iva evasa che in Italia si stima essere di circa 28 miliardi all’anno.

Tra le spese oggetto di detrazione potrebbero rientrare quelle effettuate per la gestione della casa come riparazioni o acquisti importanti, quelle per la riparazione degli autoveicoli o per la cura della persona.

Tanti buoni propositi, in Italia si sa tra il dire e il fare c’è un immenso mare e le lobby contano, i consumatori sperano che per una volta si passi dalle parole ai fatti.