Dopo la sfuriata mediatica di questi giorni, in questo mio intervento analizzerò il “Reddi-Test”, il nuovo strumento messo a disposizione dall’Amministrazione Finanziaria per effettuare una vera e propria auto-diagnosi della coerenza fiscale.

La differenza fra il Redditometro ed il Reddi-Test

Innanzitutto va precisato che il “Reddi-Test” è diverso sicuramente dal Nuovo Redditometro in vigore dal 2012, che verrà usato in sede di controllo delle dichiarazioni dei redditi per verificare la coerenza fra il reddito denunciato e la capacità di spesa del contribuente.

La coerenza verrà appurata mediante la verifica di circa 100 indicatori di spesa suddivisi in 7 macroclassi che raggruppano quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. Incrociando tali dati, si dovrebbe avere un quadro chiaro del rapporto fra le spese effettuate ed il reddito di cui si dispone, ed in caso di palese squilibrio, bisognerà produrre adeguate giustificazioni. Proprio per evitare spiacevoli sorprese, l’Agenzia delle Entrate, a partire dal 20/11/2012 ha messo a disposizione sul proprio sito un software per verificare da soli la propria coerenza fiscale.

Come funziona

Il “Reddi-Test” potrà essere utilizzato dopo aver scaricato il software sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Dovranno essere inizialmente essere indicati la composizione, il reddito e il comune di residenza della famiglia, e, successivamente, le spese sostenute nell'anno, suddivise in 7 categorie: abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, tempo libero e cura della persona, altre spese significative, investimenti immobiliari e mobiliari.

Analizziamo il risultato

Il software restituirà l’analisi della capacità di spesa del contribuente, mettendo in evidenza l’eventuale non coerenza dei dati inseriti mediante un semaforo con una luce rossa accesa , ma il semaforo con luce verde accesa non ci consentirà di dormire sonni tranquilli, in quanto, in sede di verifica delle dichiarazioni, l’Agenzia potrà sempre effettuare successivi controlli fiscali. Il “Reddi-Test” funziona in maniera anonima ed i dati saranno a disposizione del solo contribuente sul proprio pc, senza essere messi in rete.

E’ uno strumento valido?

Mi sento sicuramente di affermare che non è detto che il temuto semaforo rosso possa essere considerato quale sinonimo di evasore in automatico, ma, come affermato dalla stessa Agenzia delle Entrate, la non coerenza accertata tramite lo strumento del Redditometro può essere ridimensionata tramite il contraddittorio e nelle intenzioni dell’Amministrazione c’è da rilevare la volontà di dialogare di più con il contribuente. Speriamo solo che sia un dialogo sereno e costruttivo.