L'Associazione Italiana per la ricerca sul tumore del seno ha reso noto che questo male colpisce una donna su 8 nell'arco della vita soprattutto nella seconda età. Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 48.000 nuovi casi, ma nonostante il continuo aumento dell'incidenza, grazie ai continui progressi della ricerca in medicina, alla prevenzione, e alla diagnosi precoce, il tumore a seno oggi si può prevenire.

Sulla rivista Environmental Health Perspectives è stato reso noto uno studio di un gruppo di scienziati americani del Massachusetts che hanno individuato alcune sostanze chimiche cancerogene presenti nell'ambiente che le donne dovrebbero evitare per ridurre il tumore al seno, e il direttore della ricerca, Ruthan Rudel, ha stilato una roadmap dove sono elencate le sostanze pericolose per le donne: tipici esempi sono la benzina, il gasolio, i tessuti antimacchia, i solventi, le vernici, e i disinfettanti dell'acqua potabile.

Inoltre gli scienziati americani hanno realizzato una lista di 7 consigli per una corretta prevenzione e riduzione dell'esposizione di queste sostanze chimiche cancerogene. Utilizzare un filtro per l'acqua potabile, eliminare il Perc, percloroetilene o altri solventi, evitare tappeti e tessuti antimacchia e limitare l'esposizione ai tubi di scarico dei veicoli. Inoltre gli scienziati consigliano di utilizzare elettrodomestici elettrici non a gas, e di non ingerire cibi bruciati.

Tuttavia sono molteplici e spesso interconnessi i vari fattori di rischio di tumore al seno, a cominciare dai fattori genetici - costituzionali. In merito si stima che il 5-7% dei casi il tumore è ereditario e legato alla presenza nel DNA di alcune mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2, ma anche lo stile di vita, il fumo o una vita sedentaria e una dieta povera di frutta e verdura sono fattori che possono aumentare il rischio.

Anche l'età, è un fattore di rischio: infatti l'incidenza del tumore aumenta nelle donne oltre i 40 anni.

Fattori legati alla vita riproduttiva possono diminuire il rischio di tumore al seno. Ad esempio una gravidanza in giovanissima età e l'allattamento oltre un anno possono ridurre la possibilità di ammalarsi, mentre una menopausa precoce o una mestruazione tardiva, ossia un periodo fertile breve, possono aumentare il rischio di contrarre un tumore al seno.

Per una corretta prevenzione e una diagnosi precoce l'Airc, Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, consiglia di cominciare dai 20 anni attraverso le tecniche di autopalpazione, e dopo i 50 anni con una visita senologica e una mammografia annuale.