Ieri a 74 anni è morto H.R. Giger in un ospedale di Zurigo. Ad annunciarlo oggi è il Museo di Gruyeres che prende il suo nome. Molti lo ricorderanno come creatore del mostro di Alien, mostruosa figura nera antropomorfizzata che terrorizzava Sigourney Weawer nello storico film di Ridley Scott.

Giger aveva frequentato da adolescente la scuola di design industriale a Zurigo. Quelle forme meccaniche avrebbero poi caratterizzato le sue opere facendone uno dei pittori e scultori più originali della scena mondiale contemporanea. Di ispirazione surrealista e simbolista, Hans Reudi Giger (nome d'Arte di Hans Rudolf Giger) nasce a Coira nel 1940.

Nel tempo è diventato un'icona dark che ha pochi eguali nel campo dell'arte figurativa.

Indubbiamente, il grande pubblico lo ricorderà per la creazione del mostro succitato nel film di Scott, lavoro che gli valse l'Oscar nel 1980 per i migliori effetti speciali, ma le sue opere sono entrate nell'immaginario collettivo e tutte, a modo loro, hanno una piccola storia da raccontare. Ne vediamo alcune allegate all'articolo. Nella sua opera sono evidenti i riferimenti a tematiche legate al sesso e alla religione, la prevalenza del nero fa della sua arte un sinolo di conscio e subconscio rovesciato in un'unica forma cupa e violenta. Le sue opere sono state argomento di dibattito per la censura e hanno spesso avuto cause legali al seguito.

Diverse anche le collaborazioni con i personaggi della musica, dagli Emerson Lake & Palmer ai Korn, passando per Deborah Harry. Il suo stile artistico ha ispirato intere generazioni sia nel suo stesso campo che in altri affini, come il Cinema e la moda. Pare sia morto a seguito di una caduta. Da tempo si era ritirato nella sua casa-museo nella quale continuava ininterrottamente a creare arte.