I test di medicina che si sono tenuti martedì scorso in tutta Italia potrebbero essere annullati. L'ipotesi di reato è quella di furto finalizzato alla truffa e si sarebbe verificato all'Università di Bari. Da lì però l'allarme potrebbe essere allargato al resto del Paese rendendo di fatto inutili gli esami che si sono tenuti martedì 8 aprile.

Ad annunciarlo è la Digos che, secondo quanto riporta un lancio di Repubblica di pochi minuti fa, avrebbe scoperto una scatola manomessa. A quanto pare sembra che la scatola sarebbe stata aperta da sotto e poi richiusa, probabilmente per rubare una scheda con le domande e passarle a qualche raccomandato.

All'interno di ogni scatola infatti ci dovevano essere 50 fogli per il test, ma ne sono stati trovati 49.

Gli investigatori baresi starebbero indagando su quanto accaduto in quell'Ateneo dopo la denuncia fatta direttamente dai docenti, e nonostante i test si sono poi effettivamente fatti in tutta Italia, il rischio di qualche comportamento illecito c'è. Il rettore dell'ateneo, Antonio Uricchio, ha spiegato che la scheda mancante era finita per un disguido tecnico in un altro ateneo, "forse a Milano" ha spiegato Uricchio, ma il sospetto è che sia finito nelle mani di qualcuno che ha comunicato per tempo le risposte corrette a qualche candidato. E non è detto che questo candidato fosse di Bari visto che le domande sono le stesse in tutta Italia.

Per questo motivo adesso sembra che la possibilità di fare ricorso da parte degli studenti sia molto alta, e questo potrebbe portare anche all'annullamento di tutti i test. A muoversi per prime sono state le associazioni degli studenti Udu e Rete Studenti Medi che hanno richiesto il sequestro di tutti i compiti inoltrati al Cineca per controllare che tutta la documentazione sia corretta. Se si scoprisse qualche irregolarità, tutti i compiti sarebbero annullati perché la graduatoria è nazionale e dunque quello che succede in un solo ateneo si ripercuote anche in tutti gli altri.